L’affluenza negli Stati che hanno già concluso la votazione per le elezioni europee 2014 ha già offerto un indice di previsione piuttosto basso rispetto ai milioni di elettori che oggi potrebbero recarsi alle urne. In Olanda e Regno Unito, i primi Paesi ad aver votato giovedì, l’affluenza non ha superato il 50% del numero di aventi diritto al voto, ma è stata senz’altro la Repubblica Ceca, avviata con l’Irlanda nella giornata di venerdì ai seggi, a mostrare finora il quadro più critico, con solo il 20% di affluenza. L’Olanda, invece, ha raggiunto un buon 37% (stabile rispetto al 36,75% del 2009), mentre nel Regno Unito si registra addirittura una crescita, con il 40% ottenuto nella giornata di votazioni di quest’anno.
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Mentre dalle 12 alle 19 l’affluenza alle urne si è rivelata molto bassa, rispecchiando anche le previsioni sull’astensionismo degli italiani, l’ultima tranche delle pubblicazioni del ministero dell’interno in percentuale ha mostrato una significativa svolta in positivo. A quanto pare, molti cittadini devono aver atteso proprio la tarda serata per recarsi alle urne, nonostante la folla di stamane non sia stata così elevata.
AGGIORNAMENTO ALLE 23 – L’ultima ondata di votazioni ha seguito più o meno la stessa direzione di quanto riportato alle 19, mantenendo una percentuale cittadini partecipanti alle elezioni intorno o superiore al 40%. Addirittura, la percentuale sarebbe in salita, mostrando un certo picco verso il 50%, ma quest’ipotesi verrà confermata meglio dagli aggiornamenti che lo stesso ministero dell’interno fornirà a breve. Le stime finali riportano un valore pari al 53,26% degli aventi diritto al voto: una stima senz’altro positiva e sbalorditiva, rispetto a quanto si temeva nei giorni precedenti.
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