L’affluenza negli Stati che hanno già concluso la votazione per le elezioni europee 2014 ha già offerto un indice di previsione piuttosto basso rispetto ai milioni di elettori che oggi potrebbero recarsi alle urne. In Olanda e Regno Unito, i primi Paesi ad aver votato giovedì, l’affluenza non ha superato il 50% del numero di aventi diritto al voto, ma è stata senz’altro la Repubblica Ceca, avviata con l’Irlanda nella giornata di venerdì ai seggi, a mostrare finora il quadro più critico, con solo il 20% di affluenza. L’Olanda, invece, ha raggiunto un buon 37% (stabile rispetto al 36,75% del 2009), mentre nel Regno Unito si registra addirittura una crescita, con il 40% ottenuto nella giornata di votazioni di quest’anno.
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Si tratta, comunque, di dati d’affluenza non propriamente rosei, anche se mantengono per la maggior parte una certa linearità con le elezioni europee del passato. Secondo i risultati parziali, gli euroscettici che avrebbero dovuto diffondere il proprio movimento dall’Olanda avrebbero avuto risultati di molto peggiori rispetto a quanto si aspettassero. Stima che non ha intaccato quanto risultato nel Regno Unito, dove, invece, hanno perso terreno i Conservatori dell’attuale premier, David Cameron. La popolazione recatasi alle urne ha espresso una più forte preferenza proprio per gli indipendentisti euroscettici, guidati Nigel Farage. La Repubblica Ceca avrebbe ottenuto una schiacciante maggioranza a favore degli europeisti, che con il 18% dei voti sarebbe seguito al secondo posto dai Social democratici ed al terzo posto dagli euroscettici.
AGGIORNAMENTO ALLE 12 – A mezzogiorno di oggi, l’affluenza a livello nazionale è stata stimata sotto il 20% degli aventi diritto di voto, in media soltanto il 16,67% della popolazione si è recata alle urne in mattinata. Nello specifico, le regioni del Sud Italia hanno stentato maggiormente a far valere la propria presenza durante queste elezioni europee, mentre le regioni a Nord hanno espresso maggiormente le proprie preferenze tramite la votazione.
AGGIORNAMENTO ALLE 19 – Le stime rilasciate dal ministero dell’interno rispetto alla prima serata di questa giornata di votazioni riportano un significativo aumento dell’affluenza dallo scarso 16,6% di questa mattina ad un buon 41,78%. Come per la prima, anche questa seconda tranche segna una netta maggioranza di partecipazione cittadina al Nord, mentre al Sud permane un certo astensionismo.
AGGIORNAMENTO ALLE 23 – L’ultima ondata di votazioni ha seguito più o meno la stessa direzione di quanto riportato alle 19, mantenendo una percentuale cittadini partecipanti alle elezioni intorno al 40%. Addirittura, la percentuale sarebbe in salita, mostrando un certo picco verso il 50%, ma quest’ipotesi verrà confermata meglio dagli aggiornamenti che lo stesso ministero dell’interno fornirà a breve. Per informazioni più dettagliate e per i dati specifici consulta: Europee, alle 23 affluenza oltre il 50%
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