Parma. Perse suo figlio in un rapimento, poi, dopo due anni, un infarto e il coma: nella scorsa notte si è spento Paolo Onofri, padre del piccolo Tommaso, rapito nel 2006, quando aveva appena 17 mesi, la cui vicenda ha commosso l’intero Paese. La tragedia accadeva il 2 marzo. Ritrovato il corpo del bambino, dopo un mese esatto dal rapimento, sulle sponde del fiume Enza, per i genitori fu straziante, ma il colpevole della morte ingiusta di Tommy fu identificato ed arrestato: si trattava di un manovale pregiudicato, Mario Alessi, condannato all’ergastolo, e della sua convivente, Antonella Conserva, condannata a 24 anni di carcere. In seguito, l’autopsia del cadavere del piccolo confermò che era stato ucciso la sera stessa del rapimento, ma per un intero mese parenti e cari sperarono ancora di poterlo salvare dalla sua sorte. Nel 2008, la coppia Onofri si recò in vacanza a Folgaria, in Trentino, accompagnata dal loro figlio maggiore. Fu durante una passeggiata di quell’11 agosto, appena due anni dopo la morte di Tommy, che Paolo fu colpito improvvisamente da un infarto, che lo ridusse in condizioni tanto gravi da necessitare il soccorso medico tramite l’elicottero di Trentino Emergenza. Rianimato e trasportato d’urgenza in ospedale, l’uomo rimase senza coscienza, anche quando fu ricoverato in una casa di cura del parmense. Per questi 5 anni, Paolo è rimasto in stato comatoso, fino alla notte scorsa.