Andare in pensione a 32 anni si può. La storia di Brandon

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Il suo nome è Brandon Sutherland, ha 32 anni e viene da New York. Sembra un giovane come tanti, appagato tanto nella vita professionale quanto in quella sentimentale. Cosa rende speciale questo ragazzone dai capelli scuri ed il sorriso aperto, allora? Semplice: Brandon avrà, a breve, la possibilità di andare in pensione. La notizia, rimbalzata sui principali media internazionali, non è uno scherzo anche se, a dire il vero, ha il sapore di una beffa se paragoniamo la vita lavorativa dello statunitense Brandon a quella di un suo qualunque coetaneo.

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Nel resto del globo, infatti, giovani e meno giovani sono alle prese con la ricerca di un lavoro, arrivando persino a “reinventarsi” per ottenere gli impieghi più assurdi;  i più anziani spesso combattono per arrivare alla fine del mese con la propria, “misera” pensione, arrivando a compiere atti inconsulti, motivati solo dalla sempre crescente condizione di disagio nella quale “annaspano” a fatica. Non riusciamo, infine, a tenere più il conto dei casi riguardanti i “falsi invalidi”, che tentano di ingannare quelle stesse Istituzioni dalle quali si sentono, a ragione o a torto, raggirati.

Brandon, però, non ha bisogno di preoccuparsi per il suo futuro. Il 32enne, che lavora come sviluppatore di software, è riuscito a fare fruttare i suoi cospicui guadagni grazie ad un “incontro” fortuito sul Web. Il ragazzo si imbatte, nel 2011, in Early Retirement Extreme, un portale dedicato ai “baby pensionati”, che spiega un principio tanto elementare quanto “utopistico”: il segreto per vivere un roseo e redditizio futuro è risparmiare. “Ero già un buon risparmiatore, ma quello che ho letto sul sito mi ha incoraggiato a farlo ancora di più”, ha raccontato  Brandon Sutherland, rivelando anche quale sia il passo successivo per ottenere una cospicua pensione: investire.

“Quello che dovevo fare era risparmiare e investire fino a raggiungere almeno 25 volte le mie spese annuali”, ha candidamente ammesso il ragazzo. Il  “lavoro certosino” dei Brandon sui propri risparmi pare lo premierà per lunghissimo tempo: “Credo che il mio portafogli sarà abbastanza pieno da finanziare le mie spese essenziali per almeno i prossimi 30 anni“, sentenzia entusiasta il ragazzo, che tuttavia, non sottovaluta il rischio di una probabile crisi economica a causa della quale, ipotizza il giovane, potrebbe lavorare per altri due anni, giusto per tornare in pari con il suo “bilancio”.

Brandon Sutherland pare non essere il primo nè l’ unico caso di “baby pensionato” negli Stati Uniti d’ America: nella terra delle grandi opportunità, infatti, esistono le condizioni economico-sociali per poter godere dei frutti del proprio lavoro persino in tenera età. In Italia, dove la disoccupazione giovanile continua a toccare dei picchi altissimi, la storia del 32enne newyorkese pare essere la trama di un film di fantascienza.