Nel 1870 Joseph Pulitzer, ungherese, era un militare nordista.Nel 1883 sbarca a New York, e, dopo esser già stato direttore del St. Louis Dispatch, acquista il World, vecchio quotidiano di linea democratica. Il World di Pulitzer ha un successo clamoroso e si attesta sulla linea dell’allora “human interest”. Pulitzer muore nel 1911 dopo una brillante carriera farcita di successi editoriali, lasciando un giornale sulla breccia. Joseph Pulitzer istituisce prima di morire il Premio che porta la sua firma, quando muore lascia tutto quel che ha alla Colombia University che oggi lo ricorda con la consegna del premio omonimo. Ad oggi è ricordato con il “Premio Pulitzer”, che in Aprile viene consegnato ai meritevoli dell’anno trascorso in ambito giornalistico ed anche letterario.
Come ogni anno in questo 2014 il Premio Pulitzer è stato consegnato nelle “sue” 20 voci. Sta facendo breccia nel cuore stesso del Giornalismo il Premio Pulitzer di “Public Service Reporting 2014”, vinto dal Guardian (Greenwald, Poitras, Mac Askill) e dal Washington Post (Gellman) per i servizi in collaborazione con Snowden, sull’attività della Nsa. Questo premio specifico ci porta indietro con la memoria al 1972, quando fu premiato il New York Times per i servizi sui “Pentagon Papers”, riguardanti documenti segreti sulla guerra in Vietnam. Oggi, come allora, viene premiata una linea anti governativa, dato che Snowden viene considerato un “traditore”. Oltre a ciò è importante sottolineare come dopo nemmeno un anno alla guida del W.Post, Jeff Bezos, già fondatore di Amazon, abbia conseguito la “Laurea in Giornalismo”, se è vero che il Premio Pulitzer è considerato l’attestato più importante del settore.
Bezos è incaricato di un ruolo difficile, che lo vede chiamato a risollevare un’ azienda che ha avuto nel lustro attuale una diminuzione delle entrate del 44%, con tirature diminuite del 7%, tenendo però ben presente che il Washington Post è un quotidiano che, nell’edizione della Domenica, conta 1 milione di copie e che viene considerato, a dispetto della crisi, tra i quotidiani in carta stampata degli USA, uno tra quelli che ha retto meglio. Il Post fu fondato nel 1887 e da allora è sempre stato insieme al New York Times il maggiore quotidiano americano, pur rimanendo un colosso locale, non stampando a differenza del Times un’edizione per la costa ovest.
Il Pulitzer 2014 ha inoltre, alla voce “Breaking News Reporting”, un vincitore “storico”: il Boston Globe, premiato per gli articoli sulle bombe alla maratona di Boston. Alle voci “Photography” il New York Times ha vinto i due premi in merito.Questo il quadro principale di un Premio Pulitzer che quest’anno più che in altre occasioni fa parlare di se, e che ci si augura continui a far parlare di se anche negli anni a venire.