Commettere reati. E’ questo quello che è il requisito fondamentale per essere candidati in occasione delle varie tornate elettorali. Nonostante le parole, le promesse anche alle prossime europee i partiti politici candidano alcune facce di bronzo che hanno commesso reati: sono diciotto candidati condannati, sotto processo o sotto inchiesta: sei di Forza Italia, cinque del Nuovo centro destra, quattro del Partito democratico, tre di Fratelli d’Italia. Dei principali partiti quelli senza macchia sono tre: Movimento 5 Stelle, Lega Nord e Lista Tsipras. E’ davvero sconcertante l’arroganza della classe politica italiana perché solo così si può spiegare la stupidità di una mossa che andrà a vantaggio dell’unica forza che con questo sistema non è voluta scendere a patti in nessun modo, il M5s. Che il partito di Berlusconi voglia dare un aiuto ad alcuni suoi sodali non può sorprendere più del necessario, ma che il Pd e il partito di Alfano facciano un errore grossolano di questo tipo lascia allibiti. Inoltre anche Fratelli d’Italia fa un clamoroso autogol, dicono di essere un’alternativa a cosa ai domiciliari? viene da pensare. Ecco chi sono gli impresentabili delle prossime elezioni europee 2014
FORZA ITALIA
Raffaele Fitto
In primo grado è stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio.
Clemente Mastella
Rinviato a giudizio insieme alla moglie Sandra Lonardo per tre capi d’imputazione, truffa e appropriazione indebita.
Fabrizio Bertot Ex sindaco del Comune sciolto per mafia Rivarolo Canavese (Piemonte). Secondo la Dia, avrebbe beneficiato del voto di scambio mafioso organizzato dai vertici nella ‘ndrangheta di Torino e da alcuni imprenditori calabresi.
Aldo Patriciello Condannato in via definitiva a quattro mesi per una storia dell’inizio degli anni Novanta per un finanziamento illecito.
Gianpiero Samorì
È accusato di associazione a delinquere insieme ad altri imprenditori per la vicenda della bancarotta della banca Tercas.
Innocenzo Leontini
Ex capogruppo all’Ars del Pdl, ritenuto campione di spese sospette dalla Guardia di Finanza, che ha condotto l’inchiesta sulle spese pazze in Regione Sicilia.
NUOVO CENTRO DESTRA
Lorenzo Cesa
Arrestato nel 1990. È stato condannato in primo grado a tre anni e tre mesi per corruzione aggravata nello scandalo Anas, e poi salvato da un cavillo e dalla prescrizione.
Giuseppe Scopelliti
Condannato in primo grado a sei anni di reclusione per abuso d’ufficio.
Paolo Romano
Presidente del consiglio regionale della Campania. Indagato per peculato e rimborsi elettorali non documentati.
Guido Podestà
Presidente della Provincia di Milano. Sotto processo per le firme false presentate alle regionali del 2010 in Lombardia.
Maurizio Lupi
Sotto processo per abuso d’ufficio a Tempio Pausania, per via della nomina del presidente dell’Autorità portuale di Olbia.
PARTITO DEMOCRATICO
Andrea Cozzolino
Avviso di garanzia per truffa aggravata ai danni della Regione Campania, corruzione e falso per la costruzione di una centrale per biomasse a Pignataro Maggiore.
Giosi Ferrandino
Avviso di garanzia per falso ideologico, abuso d’ufficio e danno erariale come sindaco di Ischia.
Nicola Caputo
Indagato per l’ipotesi di reato di truffa e peculato, fatture scoperte per spese per la comunicazione istituzionale. Caputo avrebbe utilizzato i fondi per l’addetto stampa per acquistare svariate migliaia di euro di bibite.
Anna Petrone
Indagata per peculato.
FRATELLI D’ITALIA
Agostino Chiglia
Condannato a nove mesi nel 1986 per un’aggressione fascista a Torino.
Gianni Alemanno
Indagato per finanziamento illecito nell’ambito dell’indagine riguardante la fornitura di quarantacinque autobus alla società Roma Metropolitane.
Antonio Iannone
Presidente della Provincia di Salerno. Indagato per la gestione di Asl e Cosaler.