Colletta delle ferie per chi assiste malati: passa la legge in Francia

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Mathys Germain, ragazzo che ha dato il nome alla legge di solidarietà

Parigi – Si potranno donare a chi ne ha bisogno le proprie ore libere dal lavoro: è questa la legge è stata definitivamente approvata in Francia, grazie alla storia di cui vi stiamo per parlare. Tutto è nato dalla necessità di un impiegato aziendale, Christophe Germain, di restare più spesso a casa per assistere suo figlio malato. Il ragazzino di 11 anni che ha dato il nome alla legge appena approvata dal Senato, Mathys, ha un cancro al fegato necessita di costanti attenzioni per il difficile decorso del tumore, ma soprattutto perché è solo un bambino ed è già gravemente ammalato.

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Dapprima, il padre del giovane utilizza i propri giorni di ferie disponibili per restare a casa, poi chiede ed ottiene alcuni congedi speciali, ma non bastano per le cure prolungate di cui ha bisogno il bambino. L’assistenza sanitaria francese non è disposta a chiudere un occhio, perché non è permesso usufruire di giorni di assenza ulteriori se non si è malati in prima persona. Insomma, Christophe rischia di perdere il posto di lavoro, se sceglie suo figlio allo stipendio che sostiene la loro famiglia.

A questo punto, i colleghi dell’uomo hanno creato una vera e propria colletta di ore di riposo: in meno di qualche settimana hanno “raccolto” circa 170 ore e le hanno messe a disposizione del padre di Mathys. La direzione dell’azienda è stata ben disposta ad accogliere quest’accordo comune e l’uomo ha potuto assistere suo figlio grazie alla solidarietà dei colleghi. Purtroppo, ve lo riveliamo a questo punto, tutto ciò accadeva del lontano 2009, anno nel quale il piccolo Mathys è morto proprio a causa di quel cancro al fegato.

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Tuttavia, grazie a quell’episodio, l’Assemblea Nazionale ha approvato la legge “Mathys” nel 2012 e di recente lo ha fatto anche il Senato. Questa legge permetterà a chi vuole di donare anonimamente le proprie ore di riposo a chi ne ha bisogno: che sia il nuovo passo verso una società meno individualista e più solidale? Certamente ora la Francia è più vicina a questo passo.

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