L’ Italia potrebbe essere tagliata fuori dall’ Europa che conta. Le indiscrezioni dell’ ultimo minuto vorrebbero la nostra Nazione una delle principali escluse dai posti di potere all’ interno del Parlamento Europeo, a prescindere dall’ esito delle urne, che si apriranno nella sola giornata di domani, a partire dalle prime luci del mattino. Le Elezioni Europee 2014 hanno mostrato di essere le più “incandescenti” a livello di dibattito politico interno: i tre principali leader concorrenti nostrani – Renzi, Grillo e Berlusconi – non hanno lesinato battute, insulti e minacce contro gli avversari. Peccato che tale fervore potrebbe non essere sufficiente per arrivare in vetta a Bruxelles.
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GERMANIA IN POLE. I posti di maggior prestigio che, a seguito delle votazioni europee, potrebbero (non) essere occupati dai nostri rappresentanti sono i seguenti: Commissione Europea, Parlamento Europeo, Consiglio Europeo, Alto rappresentante della Politica estera e Commissario UE agli Affari Monetari. La Germania, inutile dirlo, è la Nazione che concorre maggiormente in lizza per occupare i principali ruoli-chiave all’ interno dei Palazzi del Vecchio Continente. Martin Schulz è il principale candidato ad occupare la scomoda ma prestigiosa poltrona alla Commissione Europea. L’ unico, vero rivale del tedesco potrebbe essere il lussemburghese Jean-Claude Juncker.
Se fosse Juncker a spuntarla nella corsa al Berlaymont, sarebbe un danno minimo per la cancelliera Angela Merkel, che non ha mai fatto mistero di provare una certa stima per il candidato del Lussemburgo. Il post-Europee pare non riservare grandi sorprese nemmeno nella corsa al Consiglio Europeo, con Juncker stra-favorito per il post-Rompuy, tampinato da lontano dal Premier polacco Donald Tusk. Resta a bocca asciutta il “tecnico” Mario Monti, la cui brama di salire al potere nel nostro Paese ne ha vanificato le ambizioni europee.
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ENIGMA PITTELLA. Altra storia pare essere la composizione del futuro Parlamento Europeo la cui formazione sarà, come al solito, strettamente legata alla nomina del Presidente della Commissione Europea. A sorpresa, tra i nomi che pare concorreranno al posto di Presidente all’ interno dell’ Europarlamento spunta quello dell’ italiano Gianni Pittella, eurodeputato PD. La sua candidatura, tuttavia, non è stata resa ufficiale: il motivo potrebbe risiedere nella paura, da parte del partito di Renzi, di non sbaragliare gli avversari alle Europee?
Pittella, comunque, piace ai colleghi europei. L’ avversario più ostico da battere per il deputato tricolore potrebbe essere il liberale belga Guy Verhofstadt, che gode di una buona reputazione anche tra socialisti e popolari. L’ Italia, grande esclusa dai giochi di Bruxelles, punta ora tutto sul proprio aspirante Commissario Europeo: ogni Paese membro può, infatti, proporre una candidatura. Il toto-nomi nostrano punta su un ballottaggio in pieno stile PD, con Massimo D’ Alema ed Enrico Letta stra-favoriti sugli altri candidati. Potrebbe essere questa l’ unica, vera chance di vedere un Italiano all’ interno delle “Stanze dei Bottoni” europee.
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