Germania uber alles: Germania sopra tutto e sopra tutti, in vetta al mondo. Per la quarta volta nella sua storia si laurea campione del mondo, eguagliando l’Italia e avvicinandosi ai cinque Mondiali vinti dal Brasile. E’ Mario Goetze a portare i tedeschi in trionfo: è sua la magia, quella zampata di sinistro dopo uno stop di petto perfetto, che spiazza Romero in uscita e mette il sigillo su una finale combattutissima. Philip Lahm, il capitano, alza la Coppa ventiquattro anni dopo l’ultimo successo tedesco, datato 1990.
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RIMPIANTI ARGENTINA – Non sono bastati novanta minuti di gioco per decretare il vincitore: la partita, infatti, è terminata sullo 0-0, anche se sono molti i rimpianti, soprattutto per la nazionale Albiceleste. Al ventesimo minuto Higuain, dopo un regalo di Kroos, sbaglia clamorosamente davanti al portiere tedesco. Nel secondo tempo, Palacio tenta un improbabile pallonetto solo davanti a Neuer che finisce a lato. C’è anche da registrare un gol giustamente annullato a Higuain in posizione di fuorigioco. In tutto questo Leo Messi è opaco: vomita anche in campo per lo stress tra il primo e il secondo tempo supplementare. Tuttavia, viene nominato miglior giocatore del Mondiale: c’è da che chiedersi a quale Mondiale abbia assistito la Fifa.
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GOETZE L’EROE – La Germania fa grande possesso palla, ma non produce grandi occasioni da gol. La grande occasione capita sulla testa di Howedes, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo si smarca in mezzo all’area ma il suo colpo di testa si stampa sul palo. Tutto sembra destinato ai calci di rigore. Ma al 113esimo minuto Schurrle accellera sulla fascia sinistra e lascia partire un cross perfetto per Goetze, dimenticato in mezzo all’area di rigore argentina. Il ventiduenne controlla di petto al volo e gira di sinistro in rete: niente da fare per Romero, niente da fare per l’Argentina. La Germania è campione del mondo. Germania uber alles.
