I raid aerei americani contro l’Isis sono ripresi subito dopo le minacce inviate all’Occidente. I bombardamenti, secondo quanto riporta un comunicato del Centcom, avevano l’obiettivo di distruggere alcune postazioni strategiche in Siria ed Iraq.
I jhadisti dell’Isis, intanto, si troverebbero a meno di un chilometro da Kobane, la città siriana al confine con la Turchia ed i raid aerei non sono stati sufficienti a fermarli. A dichiararlo è un responsabile curdo della Siria: “I miliziani sono in alcuni punti a un chilometro da Kobane e in altri a due o tre chilometri ed i raid aerei non sono sufficienti a battere i terroristi sul terreno. Loro (la coalizione giuidata dagli Stati Uniti, ndr) ci devono aiutare con armi e munizioni”.
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Intanto in Francia è in stato di fermo la ragazza fuggita di casa con la carta di credito dei genitori. È stata trovata nei pressi di Marsiglia, probabilmente per imbarcarsi alla volta della Siria ed unirsi alla Jihad, a circa 4 giorni dalla sua scomparsa.
“Volevo partire per la Siria ma poi non ero tanto pronta, perché laggiù è un casino. Volevo andare a fare il… jihad, quella cosa là. In realtà, è gente su Facebook che mi ci ha trascinata”, questo il racconto di Assia ai microfoni della tv Lci. Inoltre, spiega: “Andare in Siria era il mio scopo, ma poi ci ho ripensato, mi sono detta che stavo bene a Marsiglia, che avevo trovato un lavoro. E poi i miei amici di Lione mi hanno detto che era tutto falso, che quelle persone in Siria non sono l’Islam, sono terroristi, persone che distruggono le famiglie e che non sono degni di essere musulmani”.
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