Isis, postata su Twitter una lettera di Kassig ai genitori: “Ho paura di morire”

ISIS: SI TEME PER VITA KASSIG, IL VETERANO CONVERTITO ALL'ISLAM

 

La famiglia di Peter Kassig, minacciato di morte dall’Isis nel video della decapitazione di Alan Henning, pubblica su Twitter una lettera scritta lo scorso 2 giugno. Queste sono una parte delle parole che è possibile leggere: “Ho paura di morire, ma la cosa più difficile è non sapere, immaginare, sperare se posso addirittura sperare ancora”. Il motivo del ritardo di pubblicazione non è noto ma la famiglia di Kassig fa sapere che ne ha pubblicato alcuni estratti “perché il mondo capisca perché noi e tante altre persone lo amiamo e ammiriamo”.

“Sono molto triste per ciò che è successo e per quello che voi a casa state passando. Se dovessi morire, immagino che almeno voi e io possiamo trovare rifugio e conforto nel sapere che sono partito nel tentativo di alleviare la sofferenza e aiutare i bisognosi”, scrive Peter Kassig il cui nome è divenuto Abdul Rahman dopo la conversione all’Islam. “In termini di fede, prego ogni giorno e non sono arrabbiato per la mia condizione. Sono in una complicata situazione dogmatica qui, ma sono in pace con il mio credo”.

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Alcune parti della lettera contengono dati sensibili e non sono state pubblicate dai genitori di Peter che ci tengono, comunque, a lanciare un appello “al mondo a continuare a pregare per lui e per tutti gli innocenti colpiti dalla violenza e dalla guerra. Continuiamo la pressione sul governo affinché fermi le sue azioni e continui a parlare con i suoi sequestratori perché abbiano pietà e lo rilascino”, concludono Ed e Paula Kassig. Peter si era diretto in Siria con l’organizzazione Special Emergency Response and Assistance, di cui è fondatore, ed è stato catturato vicino Deir Ezzor, nella zona est della Siria, l’anno scorso.