L’intelligence tedesca lancia l’allarme: i jhadisti dell’Isis sono in possesso di lanciamissili in grado di abbattere aerei di linea, il tutto riportato dal quotidiano Bild. Secondo gli 007, che hanno spiegato la situazione ai parlamentari tedeschi, l’Isis ha messo le mani su lanciamissili dell’esercito siriani. Alcuni di questi risalirebbero agli anni ’70, ma ne dovrebbero possedere anche di più moderni ed avanzati.
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Tale idea circolava già da diversi mesi. Alla fine di luglio il Pentagono, secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa, aveva ordinato alle forze speciali americane presenti sul territorio del Califfato di Al Baghdadi di controllare se “l’Isis fosse entrato in possesso di missili terra-aria capaci di colpire un obiettivo a oltre 3.000 metri”. Il sospetto era che l’Isis avesse preso di mira l’arsenale siriano: armi acquistate dal regine Assad nei decenni scorsi, partendo da armamenti sovietici fino a sistemi più moderni.
Molte compagnie, venute a conoscenza di tale situazione, decisero di modificare le rotte che attraversavano regolarmente il nord dell’Iraq fin quando, nel mese di agosto, l’autorità americana per il volo (Faa, ndr) diede ordine a tutte le compagnie di non sorvolare l’Iraq. Infine, ad avvallare tale ipotesi, nei primi giorni di ottobre venne diffuso un video dell’Isis in cui viene mostrato l’abbattimento di un elicottero iracheno tramite un missile di fabbricazione cinese, un’arma facile da utilizzare, leggera e poco ingombrante. Secondo il sito della famosa rivista Ihs Janes, questo tipo di arma può colpire un bersaglio fino a 4000 metri di quota, quindi sono a rischio aerei di linea in fase di decollo o atterraggio.
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