Tuttavia, il commissario Moscovici ha tenuto anche a rasserenare le giustificate incertezze sorte attorno all’ancora tanto discusso in patria Jobs Act. “Agiremo a marzo”, ha assicurato, “teniamo tutte le opzioni aperte, tenendo conto della situazione macroeconomica e degli sforzi fatti da questi Stati per ridurre il deficit strutturale e sulle riforme.” Perché tutto vada per il meglio, però, serve il “sostegno chiaro” degli Stati membri, senza il quale non sarà possibile ritrovare una stabilità per le singole nazioni, né per l’intera Unione.