CITTA’ DEL VATICANO – Il lupo grigio Ali Agca, colui che il 31 maggio del 1981 ha tentato di uccidere Papa Giovanni Paolo II, si è recato sulla tomba del Pontefice in Vaticano nel giorno del 31esimo anniversario del loro incontro a Rebibbia per depositare dei fiori. La visita a sorpresa, però, gli ha riservato un brutto scherzo: sarà espulso dall’Italia perché i suoi documenti di soggiorno risultano irregolari e non conformi alla legge. L’ex terrorista turco, secondo quanto appreso dalle ultime notizie, sarà trattenuto fino alla giornata di lunedì e poi si ufficializzerà l’espulsione con accompagno alla frontiera.
VISITA DI ALI AGCA – “Sono ritornato nel luogo del miracolo. Qua fu compiuto il terzo segreto di Fatima. Io con l’attentato al Papa ho compiuto un miracolo”, ha dichiarato Ali Agca in un’intervista esclusiva durante la quale ha spiegato di essere tornato a Roma “dopo 34 anni per gridare che siamo alla fine del mondo. La Madonna di Fatima ha annunciato la fine del mondo”. Poi ammette: “Sono felicissimo di essere in piazza San Pietro, nel luogo del miracolo e del cristianesimo – ha concluso Ali Agca – Viva Gesù Cristo, l’unico redentore dell’umanità”, poi è stato arrestato dalla Polizia. L’uomo è stato riconosciuto in piazza San Pietro da un agente che l’ha successivamente accompagnato negli uffici dell’Ispettorato Vaticano.