Greta Ramelli e Vanessa Marzullo le due ragazze rapite in Siria dal ramo di Al Qaeda, Al Nusra, il 31 luglio scorso, sono riapparse in un drammatico video pubblicato su YouTube: “Siamo in pericolo, potremmo essere uccise, supplichiamo il nostro governo di riportarci a casa entro Natale”. Le immagini dimostrano che le due volontarie sono ancora in vita ma si teme, con il passare del tempo, per la loro sorte. Gli 007 italiani affermano si tratti di “una situazione delicatissima”.
“Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo”, dice in inglese una delle due ragazze nel video che sarebbe stato girato il 17 dicembre, probabilmente in Siria. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in estremo pericolo e potremmo essere uccise. Il governo e i suoi mediatori sono responsabili delle nostre vite”, prosegue con tono molto provato e senza mai guardare la telecamera. Le due volontarie indossano una tunica nera lunga che copre il corpo ed i capelli. A parlare è solo Greta, mentre Vanessa tiene un foglio in mano dove si legge la data.
Il video è ritenuto autentico da parte degli investigatori italiani anche se rimangono ancora dei dubbi relativamente alla data, non vi è la presenza di un quotidiano che dia la certezza del 17 dicembre 2014, ed al luogo in cui è stato registrato. I recenti sviluppi hanno restituito ottimismo ai familiari delle ragazze, infatti il padre di Vanessa ha affermato: “Sembra stiano abbastanza bene anche se in una condizione difficile”, sottolineando che sono in stretto contatto con la Farnesina e sperano di avere presto buone notizie.
Le notizie relative al coinvolgimenti di Al Nusra sono angoscianti in quanto, secondo quanto affermato da uno degli esponenti, “l’Italia sostiene i Raid in Siria contro di noi”. Il coinvolgimento in tali operazioni è stato confermato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani che dal 2011 ha provocato circa 200mila morti.