Quirinale, Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica

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Sergio Mattarella è ufficialmente il nuovo Presidente della Repubblica. Il dodicesimo della storia italiana. Il successore di Giorgio Napolitano è stato eletto con 665 voti: superato il quorum di 505 voti richiesto dalla quarta votazione. Quindi, sono bastati l’appoggio del Partito Democratico, di Sel e dei dissidenti del Movimento Cinque Stelle. Forza Italia ha votato scheda bianca, mentre l’area centrista si è spaccata. Infatti, il parlamentare del Nuovo Centrodestra Fabrizio Cicchitto ha dichiarato prima del voto: “Voteremo Mattarella perché il problema non è mai stato costituito da lui, che ci auguriamo sia un presidente al di sopra delle parti come lo è stato Napolitano. Poi si aprirà una discussione sul metodo adottato da Renzi, che ha causato una serie di problemi”. L’Area Popolare si è riunita in assemblea prima della votazione ed ha votato (ma non all’unanimità) per l’elezione di Sergio Mattarella: questo duro confronto ha portato alle dimissioni del capogruppo Sacconi.
La proiezione effettuata da Youtrend colloca il numero dei voti ricevuti da Sergio Mattarella tra 600 e 650. Sempre secondo Youtrend la proiezione delle schede bianche è inferiore a 100, mentre il numero dei parlamentari di Forza Italia è superiore: quindi non tutti i Grandi Elettori di Forza Italia hanno votato schede bianca.
Il premier Matteo Renzi aveva auspicato la “più ampia convergenza” sul nome del giudice costituzionale ed ex ministro della Difesa Sergio Matterella. Di lui l’ex Presidente Giorgio Napolitano dichiara: “Lo conosco sul piano dell’assoluta lealtà e correttezza, sensibilità e competenza istituzionale e certamente dell’imparzialità. Caratteristiche importantissime per disegnare la figura del capo dello Stato”. Napolitano prosegue: “E’ importante la più ampia convergenza su di lui, è sempre importante avere grandi numeri. La convergenza è certamente importante per rafforzare il consenso e dare una caratterizzazione che non abbia a che vedere con questioni tattiche politiche contingenti. Area popolare aveva ragione ad essere polemica, ma hanno assai più ragione per la scelta che si realizzerà stamattina”.

L'ex presidente Giorgio Napolitano