Il mostro di Foligno Luigi Chiatti, dopo aver ucciso due bambini, sarà liberato tra pochi mesi. Dopo 21 anni dall’uccisione di Simone Allegretti, 5 anni, e Lorenzo Paolucci, 12 anni, esattamente il 3 settembre Luigi Chiatti uscirà dal carcere. Il serial killer che rapiva e stuprava i ragazzi di Foligno era stato condannato nel 1994 a due ergastoli di primo grado, ma in appello era riuscito ad ottenere uno sconto della pena fino a 30 anni per problemi mentali.
Durante gli anni, però, il mostro di Foligno è riuscito ad accumulare una serie di benefici che lo porteranno alla scarcerazione del 3 settembre: nel 2006 il beneficio dell’indulto (tre anni) e ora gli sconti della legge Gozzini (sei anni). Il giudice del tribunale di Firenze, Antonietta Fiorillo, deve ancora emettere un parere su quanto il mostro di Foligno sia pericoloso. Il problema rimane il seguente: seppur dovesse ritenerlo una minaccia per la comunità, non potrà imporre il ricovero in un ospedale psichiatrico in quanto tali strutture verranno definitivamente abolite ad aprile.
L’altra faccia della medaglia viene messa in risalto dal giornalista Salvo Sottile parlando, sulla sua pagina di Facebook, del mancato sconto di pena da 14 a 9 anni per Fabrizio Corona. Il giornalista si definisce allibito dall’imminente scarcerazione del mostro di Foligno e il suo post ha letteralmente scatenato l’ira del web. “Anni fa confidò a una guardia carceraria: non fatemi uscire altrimenti colpirò ancora. L’agente penitenziario venne pure a testimoniare in aula. Era il 2004. Sapete come è finita? Che grazie al solito pasticcio all’italiana, tra pochi mesi il mostro di Foligno sarà libero. Ventuno anni dopo il brutale omicidio di due bambini, Simone Allegretti, 5 anni e Lorenzo Paolucci, 12 anni, il 3 settembre prossimo Luigi Chiatti uscirà dal carcere”, alcune delle parole di Salvo Sottile.
Poi si rivolge alla situazione che riguarda Fabrizio Corona: “Certo, lo so, le sue condanne se le è andate a cercare, non ha fatto nulla per evitare di mettersi nei guai, di provocare i magistrati e di finire in carcere. Ha giocato col fuoco e si è bruciato. E’ stato leggero e in alcuni casi il peggiore nemico di se stesso. Ma una cosa è certa, non ha ucciso nessuno e oggi gli si nega la possibilità di uscire dal carcere e scontare una pena alternativa. Lo hanno messo dentro e hanno buttato la chiave. Perché? Perché questo accanimento?”. Infine, conclude: “Se può tornare a casa il mostro di Foligno perché non puó curarsi in ospedale anche lui?Io non dico che gli debba essere perdonato nulla, deve pagare tutti i suoi errori. Ma possibile che anche per Corona non ci sia una leggina all’italiana che gli commuti la pena o gli permetta di scontarla non in carcere? Se hanno mandato a casa (avete capito bene a casa, libero!) il mostro di Foligno ci deve essere qualcosa anche per lui, altrimenti l’in-giustizia non è uguale per tutti”.