ISIS – Gli italiani residenti in Libia sono rientrati in nave approdando ad Augusta e l’ambasciata a tripoli è stata chiusa visto “il deterioramento della situazione”. Intanto l’Isis ha diffuso online un video intitolato “messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce” in cui vengono mostrate decide persone decapitate in Libia e con una minaccia all’Italia: “Siamo a sud di Roma”.
“Le bandiere nere dell’Isis sono già a Tripoli, si vedono sventolare dalle macchine che si aggirano nella città. La situazione è gravissima”. Questo l’allarme lanciato da fonti provenienti dalla Libia vicine al governo di Tobruk e riconosciuto dalla comunità internazionale. La vecchia capitale è attualmente guidata dalle milizie filo-islamiche.
L’Isis ha diffuso, inoltre, un nuovo video intitolato “Un messaggio firmato con il sangue alla Nazione della Croce”, che mostra la decapitazione di “decine di persone” in Libia: si tratta probabilmente di 21 egiziani copti rapiti nei mesi scorsi e dei quali era stata annunciata l’esecuzione qualche giorno fa. Secondo quanto riferisce il Site (il sito americano di monitoraggio dell’Isis”, ci sono chiare minacce all’Italia: “Prima ci avete visti su una collina della Siria. Oggi siamo a sud di Roma… in Libia”.
Dopo aver dichiarato sette giorni di lutto nazionale per la decapitazione dei 21 egiziani copti, il presidente d’Egitto ha avvertito che il suo Paese “si riserva il diritto di reagire”. Il gran Muftì d’Egitto invece, la più alta autorità islamica del Paese, ha condannato la decapitazione: “Gli assassini meritano la maledizione di Allah” e chiede alle nazioni Arabe e alla comunità internazionale “di contrastare seriamente questi criminali”.
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