Libia, torture a rifugiati siriani: scafisti pubblicano il video online

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Si erano affidati agli scafisti per raggiungere l’Italia, ed invece sono stati ripresi in ginocchio davanti ai propri aguzzini: le vittime dell’episodio filmato e diffuso in rete sono alcuni rifugiati siriani. Seminudi, i loro corpi vengono colpiti da secchiate di acqua gelida come umiliazione, gli scafisti minacciano i malcapitati con dei kalashnikov e li frustano ad uno ad uno, dopo averli appesi come capi di bestiame ad un’alta asta di metallo. I rifugiati siriani vengono, poi, stipati in un edificio dove restano in prigionia in chiusura del video. Il filmato incriminato è stato pubblicato dal Daily Telegraph, che ha riservato una sezione del suo sito proprio agli accadimenti svoltisi in Libia. Nel caso odierno, che ha già raggiunto i media di tutto il mondo, l’esodo dei cittadini siriani è molto redditizio per gli scafisti, definibili dei veri e propri trafficanti di esseri umani. La violenza indirizzata a queste povere vittime è volta a ricavare tramite le loro sofferenze il lascito di qualsiasi bene posseduto da essi o dai loro familiari, ma è anche difficile contestualizzare del tutto la dinamica. Si tratta di esodati che farebbero qualsiasi cosa pur di raggiungere l’Europa, dunque prede molto appetibili per gli scafisti, interessati soltanto al proprio tornaconto.

Video tratto dal Daily Telegraph

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