Il Robotic Assistant for MCI Patients at home (RAMCIP) potrebbe cambiare la vita di moltissimi anziani, grazie ai 4 milioni di euro approvati dall’UE per il progetto, all’interno del programma Horizon 2020. Lo chiamano robot-maggiordomo, ma si tratterà di un badante che permetterà agli anziani colpiti da MCI – disturbo cognitivo lieve – di ricevere le cure adeguate.
Di fatto, spesso assumere un/una badante oppure occuparsi personalmente del malato può gravare molto sulle finanze o sulla vita quotidiana dei suoi caregivers (chi se ne prende cura). L’obiettivo del progetto RAMCIP è proprio rassicurare i parenti dell’anziano in questione e garantire a quest’ultimo una certa autonomia di vita. I robot sono progettati non solo per farsi carico delle difficoltà fisiche dell’anziano, ma anche di quelle cognitive: sono provvisti, infatti, di un programma di stimolazione della memoria e degli altri domini in modo da tenere alta l’attivazione neurale del soggetto. Una delle problematiche che affligge la popolazione di anziani è proprio la passività che invade la loro vita quotidiana, alla quale conseguentemente si rassegnano essi stessi. Partirà anche in Italia il piano d’azione del progetto RAMCIP, grazie anche ai fondi che saranno destinati alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa: cospicua cifra che si aggira intorno ai 330.000 euro.