Fecondazione assistita, nati due gemelli: sono i primi in Italia

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FECONDAZIONE ASSISTITA – Sono venuti alla luce i primi due bambini in Italia grazie alla fecondazione assistita eterologa. La madre è una donna di 47 anni che da 15 tentava di avere un figlio e ora, grazie alla donazione di ovociti a fresco da parte di una donatrice italiana, può provare la gioia di avere un bebè tra le braccia. L’annuncio proviene direttamente dal ginecologo Pasquale Bilotta che dirige la clinica Alma Res Fertility di Roma.

La tecnica utilizzata per la fecondazione assistita è la seguente: trasferimento in utero di due embrioni allo stadio di blastociti (mantenuti nell’incubatore fino al quinto giorni di sviluppo, ndr). Il parto è avvenuto con quattro settimane di anticipo e grazie a taglio cesareo, ma i bambini e la madre sono in ottima salute. Il seme utilizzato è quello del marito mentre, per scegliere la donatrice, si è verificata la compatibilità del gruppo sanguigno e le caratteristiche fenotipiche (colore degli occhi, capelli, etc.) della donna che ha ricevuto la donazione.

La legge 40 sulla procreazione assistita compie undici anni proprio il giorno 10 marzo e sono in arrivo ulteriori novità: ad aprile la Corte Costituzionale dovrà esprimente il giudizio in merito al divieto di diagnosi preimpianto per le coppie fertili con patologie genetiche trasmissibili. Dobbiamo ricordare, a questo punto, che la legge 40 è stata una delle più contestate della storia repubblicana, tanto da essere giudicata in ogni suo cavillo per ben 33 volte nelle aule di tribunale. Negli ultimi anni è stato eliminato il divieto di produzione di più di tre embrioni e la conseguente crioconservazione, il divieto di fecondazione assistita eterologa e tante altre, mentre è rimasto in vigore il divieto di accesso alla fecondazione assistita per i single e le coppie omosessuali. 

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