“Earth Hour – l’ora della terra”, organizzata dal WWF, ha avuto inizio nel 2007 a Sidney, con la speranza di potersi opporre al cambiamento climatico; 60 minuti al buio durante i quali si tenta di salvare le sorti del pianeta e del suo irrefrenabile cambiamento climatico.
Quella prima notte al buio, a Sidney, ben presto è diventato un immancabile rito, “l’ora della terra”, nel 2009 è diventata l’iniziativa ambientale più ampia del mondo e ad oggi 172 paesi hanno aderito a questa iniziativa, superando ogni record.
Anche il famosissimo stivale nostrano, il 28 marzo alle ore 20:30 rimarrà al buio, unendosi al resto del mondo, con un ambasciatrice d’onore, la nostra astronauta Samantha Cristoforetti, che ha già postato una foto che la ritrae nella Stazione Spaziale Internazionale con il cartello “Change Climate Change,” messaggio che quest’ edizione vuole cercare di promuovere.
Samantha è solo uno dei personaggi noti che durante gli anni ha portato avanti questa campagna: Nelson Mandela, Giorgio Armani, Miranda Kerr, Edward Norton sono alcuni altri nomi celebri che hanno sposato questa causa, rendendola più nota, prendendosi così la responsabilità di sensibilizzare il pianeta.
“E` sempre straordinario vedere le città ed i monumenti che si uniscono prendendo parte ad Earth Hour — un’ora per la Terra; ma nel 2014, sono proprio le storie e le attività che seguono quell’ora che dimostrano quanto questo evento sia cresciuto, diventando un movimento spinto direttamente dalla forza della gente.” dice Andy Ridley, amministratore delegato e co-fondatore di Earth Hour, direttamente da dove ha avuto origine il movimento, a Singapore.
Infatti “l’ora della terra” non è stata creata solo per rimanere al buio, ha obiettivi che vanno ben oltre la salvaguardia dell’ambiente:
- Unire le persone di qualsiasi razza, età e credo con un evento simbolico della durata di un’ora.
- Spronare le persone a continuare ad agire in questa direzione anche dopo quell’ora.
- Creare una comunità globale, connessa e che comunica, condividendo l’obiettivo comune di creare un futuro sostenibile per il nostro pianeta.
“Quando le luci si spegneranno, ricordiamoci che Earth Hour è molto più di un’ora: ha un impatto molto più forte di un evento di una sola ora. Ci riuniamo tutti qui insieme per festeggiare il nostro comune impegno a continuare a vivere vite sempre più verdi anche dopo quest’ora,” dice il Dottor Marco Lambertini, Direttore Internazionale Generale Designato del WWF. “Ricordiamoci anche durante tutto l’arco dell’anno che verrà, che siamo tutti venuti qui, riunendoci a festeggiare e che ognuno di noi ha il potere reale di fare la differenza nel mondo. Ognuno di noi può davvero diventare un Super Eroe per il nostro pianeta.”