Cancro, nuovo test predice al 100% se ci si ammalerà

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La notizia sembra giungere direttamente da un film di fantascienza, eppure, sapere se ci si ammalerà di cancro con una precisione assoluta del 100% oggi è possibile, grazie ad un avveniristico studio condotto da ricercatori americani della prestigiosa Università di Harvard e della Scuola di Medicina Feinberg dell’Università Northwestern. Il nuovo test messo a punto dagli studiosi, coordinati dalla docente di Medicina Preventiva Lifang Hou, si basa sull’analisi dei telomeri, ovvero le regioni terminali dei cromosomi.

Più volte finiti sotto la lente di ingrandimento dei ricercatori, in particolar modo in seno agli studi sulla longevità, i telomeri giocano un ruolo fondamentale nella protezione del DNA dalle mutazioni (e quindi dal cancro), nella replicazione cellulare e nel processo di invecchiamento. Un loro comportamento anomalo, ovvero un accorciamento inatteso e precoce, è alla base del test realizzato dal pool di studiosi statunitensi, ed indica con precisione chirurgica se si svilupperà la temuta malattia entro una decina di anni. Curiosamente, il processo si arresta sempre tre o quattro anni prima dell’insorgenza effettiva del cancro, uno degli elementi da approfondire nelle prossime ricerche. “Abbiamo scoperto che l’usura dei telomeri si arresta improvvisamente perché il cancro dirotta tale processo per prosperare nell’organismo”, ha sottolineato ai margini di una conferenza la professoressa Hou.

Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica EBioMedicine, è stato condotto seguendo per 13 anni un campione di 792 pazienti volontari, che periodicamente si sono sottoposti alla misurazione dei telomeri. In tutti e 135 i soggetti in cui è stata evidenziata l’anomalia dell’accorciamento precoce, negli anni successivi si è sviluppata sistematicamente una tipologia di cancro, come la leucemia, il tumore della prostata, del colon-retto, del polmone ed altri ancora. In queste persone i telomeri sembravano appartenere a soggetti più vecchi di una quindicina di anni, e considerando quanto lo stress influisca su tale processo di accorciamento, sarà necessario determinarne ulteriormente l’impatto sulla salute.