Sono stati presentati tremila emendamenti in Commissione al Senato per la riforma della Buona Scuola: tanti, troppi secondo il premier Matteo Renzi. La riforma, che prevedeva l’assunzione di 100mila precari, rischia di slittare al prossimo anno: i tempi sono troppo stretti, sia per approvare la legge in Parlamento (il testo deve tornare nuovamente alla Camera) sia per applicare le nuove norme. Infatti, il rischio è che a settembre la situazione precipiti nel caos: i nuovi meccanismi, come l’organico funzionale e la chiamata diretta dei presidi dagli albi territoriali, dovrebbero essere oliati e il tempo stringe.
“Quest’anno con tremila emendamenti mi pare difficile che si assumano i precari. Si andrà al prossimo anno“, dichiara Matteo Renzi. I sindacati e la minoranza del Partito Democratico chiedono di scorporare l’assunzione dei 100mila precari dal pacchetto della Buona Scuola e di realizzare le assunzioni attraverso un decreto legge entro l’inizio dell’anno scolastico. La risposta del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini è secca: “Lo stralcio delle assunzioni significa snaturare completamente lo spirito di questo provvedimento”. In pratica, il Governo ritiene che le assunzioni dei 100mila precari siano legati ad una diversa organizzazione scolastica basata sull’autonomia. Come twitta Matteo Renzi: “Puoi assumere solo e soltanto se cambi il modello organizzativo”.