Ma qual è il motivo per il quale gli uomini vogliono aumentare le dimensioni? Antonini ha risposto: “Accade quando si vive con troppo imbarazzo un organo troppo stretto o affusolato, anche se la lunghezza è nella media. Fino ad oggi sono stati usati in modo improprio il grasso centrifugato prelevato dal paziente stesso, la matrice di derma trattata chimicamente e poi addirittura infiltrazioni con silicone. Metodiche che portano un danno estetico enorme: con bozzetti ed aderenze, che possono anche bloccare il pene. Mentre con il nostro procedimento non c’è nessuna reazione allergica, perché l’acido ialuronico è già presente fisiologicamente nel derma; il pene appare perfettamente naturale, morbido con una distribuzione omogenea dell’acido ialuronico senza inestetismi o deformità”.
L’esperto ha sottolineato che si tratta di una tecnica innovativa: “Esistono due tipi di acido ialuronico, quello lineare e il reticolato o cross linkato: il primo, molto conosciuto, è usato come filler contro l’invecchiamento, ad esempio per eliminare le rughe sulla fronte. Il secondo è preparato in laboratorio e ha come caratteristiche quelle di essere idrofilico, bioelastico, in grado di favorire l’espansione naturale dei tessuti. È inoltre duraturo e stabile fino a 24 mesi. Anche perché il pene è meno soggetto ai continui movimenti, come accade nei muscoli del viso”.
Poi ha concluso: “Durante la sperimentazione ci siamo serviti della tecnica di idro dissezione delle fasce dartoiche e poi abbiamo proceduto all’infiltrazione di acido ialuronico cross linkato sopra la fascia di Buck. Si parte con l’iniettare 1 ml e si arriva fino a 10 ml. In questo modo il pene ha subito un allargamento da un minino di 4 cm fino ad 8 cm e in alcuni casi 10. Ora, dopo la presentazione al più importante meeting di medicina estetica a Las Vegas, pubblicheremo i risultati della nostra sperimentazione”.