Commenti velatamente razzisti, che però non appartengono a tutti gli abitanti del quartiere di Quinto, alcuni dei quali choccati da atteggiamenti altrettanto irrispettosi assunti proprio dai profughi stessi. “Non si può continuare così, dentro le palazzine gli immigrati si divertono a giocare con l’ascensore e poi guardano chi sta fuori ridendo e fumando, con il cellulare sempre in mano. Inaccettabile“, lamenta il Consigliere Comunale delegato di Quinto Ennio Brunello. Una vergogna tutta italiana, palesemente espressa anche da Del Debbio, da tempo in prima linea nel mostrare alla Nazione questa pesante situazione vissuta non solo da Treviso, ma in tutta Italia. Una vergogna che non può essere catalogata come semplice ondata di razzismo: quelle case sono abitate da cittadini onesti e da madri di famiglia, come la 31enne di origini pugliesi trapiantata a Treviso Teresa Cafagno.
“Fino a pochi giorni fa i nostri figli giocavano assieme in cortile. Adesso non è più possibile – si è sfogata la 31enne, madre simbolo della drammatica piega presa nel quartiere Quinto – Non siamo contro i profughi. Sappiamo che loro hanno bisogno di una mano. Non ce l’abbiamo con loro, ma con le istituzioni che si comportano in modo vergognoso“. “Ci sono caserme disponibili – spiega la ragazza, madre di due bambini piccoli – Perché non utilizzano quelle per accogliere gli immigrati? Noi non possiamo pagare migliaia e migliaia di euro per vivere in un contesto del genere. Hanno deciso di trasformare le nostre palazzine in un centro di accoglienza? Allora il Prefetto si prenda anche le nostre case, ci estingua il mutuo e noi andiamo altrove”.
In merito alla drammatica situazione di Quinto ha espresso anche la sua opinione il leader della Lega Nord Matteo Salvini, che sabato sarà proprio a Quinto. “Sia chiaro: noi non avalliamo alcun tipo di violenza ma è il razzismo italiano che provoca queste reazioni – sottolinea il capo del Carroccio, che visiterà anche i luoghi del veneto devastati dal recente tornado – Quello che sta accadendo è intollerabile, via il prefetto se non è in grado di gestire. Questi immigrati devono andar via”.