Nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (Pil) cresce dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Il dato rispetta le attese di Bankitalia e Istat e segue l’aumento dello 0,3% del primo trimestre del 2015. I riscontri sono in linea con le previsioni annuali: si prevede infatti un aumento dello 0,7% del Pil a fine 2015 rispetto al 2014. E’ il secondo trimestre di crescita dopo 13 trimestri di recessione.
“Il Pil del secondo trimestre cresce come dalle attese. Dopo 13 trimestri consecutivi di calo tendenziale, abbiamo due trimestri di crescita. Il Paese può e deve fare di meglio: le riforme strutturali e la politica economica favoriranno l’accelerazione. I dati sono in linea con le previsione di fine anno di una crescita dello 0,7%”, dichiara il portavoce del Ministro dell’Economia Piercarlo Padoan. Commento positivo anche del sottosegretario alle riforme costituzionali e ai rapporti col Parlamento, Ivan Scalfarotto “E siamo a +0.5 di #pil nel 2015. Dopo 13 trimestri, fuori dalla recessione. E c’è chi pensa a far cadere il governo”.
Vede il bicchiere mezzo vuoto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: “E’ quello che ci aspettavamo. Purtroppo è la conferma che non c’è una ripartenza vera”. Infatti Squinzi ricorda come la progressione del Pil italiano sia lenta, considerando fattori esogeni positivi come il Quantitative Easing di Mario Draghi ed il crollo del prezzo del petrolio.