Silvio Berlusconi torna a parlare e dà indicazioni precise sul futuro del centrodestra. Innanzitutto, le primarie non sono necessarie: il leader di Forza Italia ha sempre sottolineato la vulnerabilità di questo strumento di selezione dei candidati politici. “Se c’è un leader chiaro e accettato da tutti le primarie non servono”, dichiara dal palco di Atreju. E chi sarà il leader del centrodestra? Berlusconi si dice presente: “Io non mi tiro indietro per senso di responsabilità verso il mio Paese e i miei concittadini, quando mi sarà restituito lo splendore dell’innocenza dalla Corte dei diritti dell’Uomo di Strasburgo”.
In secondo luogo, Silvio Berlusconi indica l’obiettivo primario del centrodestra: riconquistare gli elettori delusi per realizzare una grande “rivoluzione liberale”. Poi attacca il premier Matteo Renzi sul tema delle tasse: “Un partito di sinistra non abbasserà mai le tasse. Il loro credo è quello di espandersi”. C’è spazio anche per una battuta sull’amico Vladimir Putin: “E’ un vero democratico, indubitabilmente il numero uno fra i leader internazionali”. Infine, Berlusconi si scaglia contro i fuoriusciti da Forza Italia, accusati di aver tradito il mandato elettorale e aver utilizzato Forza Italia come un taxi: “Questa non è una democrazia”.