Cetraro (CS) – Si chiama Giorgio Corrado, ha 10 anni ed è una “vittima” dello Stato. Il piccolo, che vive a Cetraro – ridente cittadine nel cosentino – con i suoi genitori, è divenuto disabile alla nascita a causa di un errore umano, riconosciuto ma mai risarcito. La famiglia di Giorgio attende ancora giustizia per il proprio piccolo, giustizia che non consta solo nel maxi risarcimento da un milione di euro non ancora elargito ai genitori del bambino (dopo ben 10 anni), ma anche e soprattutto in un rispetto per la condizione di invalidità totale di Giorgio, che oggi ha ricevuto un’altra beffarda stoccata dal Fisco italiano.
PARADOSSO. I genitori di Giorgio Corrado hanno espresso in un’intervista rilasciata ad alcuni TG nazionali tutto il loro disappunto per una missiva ricevuta dal Fisco italiano che ha il sapore di una beffa. L’Agenzia delle Entrate chiede alla famiglia di Giorgio di pagare 35 mila euro, come risarcimento che il Fisco non ha ottenuto da quei medici rei di aver condotto il bambino ad uno stato di invalidità perenne. I genitori del bimbo rischiano di vedersi portare via la macchina che la madre e il padre di Giorgio usano per portare il piccolo a scuola: un ennesimo, indigesto caso di “giustizia rovesciata”.
“Per una stupidaggine, il nostro bambino è malato e per un’altra stupidaggine si rischia di peggiorare una situazione che davvero sta prendendo dei contorni surreali”, si sfoga la madre di Giorgio. I genitori non dispongono di tale somma e, esasperati da un’immeritata vessazione ai danni loro e del proprio figlio, si sono rivolti alla stampa nazionale per gettare luce su una duplice, assurda vicenda di malasanità e malversazione. In uno Stato nel quale la classe politica continua a promettere aiuti al Mezzogiorno e sostegno alle famiglie con almeno un componente affetto da disabilità, la triste vicenda di Giorgio Corrado mette in evidenza tutte le lacune di una classe governativa che non riesce a mettere freno a tali ingiustizie.