India: stupro choc su bimba di 3 anni. Caccia al mostro

Bimba stuprata in India

New Dehli – Nuovo orrore su suolo indiano perpetrato ai danni di una donna. O meglio, di una povera bimba, perchè la vicenda che sta sconvolgendo la periferia di Sarojini Nagar e non solo è da considerarsi un vero e proprio atto di vile pedofilia. Vittima di uno o più orchi è infatti una creatura di appena tre anni, seviziata e violentata quasi fino alla morte. L’ennesimo, nuovo episodio di maltrattamenti sadici ai danni del gentil sesso diventati, purtroppo, quasi una drammatica routine in India.

AGONIA. La piccola vittima abita in una baraccopoli a Sarojini Nagar, dove sarebbe stata avvicinata da uno o più uomini che, armati di coltello, avrebbero intimato la bimba di seguirli (o seguirlo) in una zona isolata, dove almeno un orco avrebbe potuto agire indisturbato, lontano da sguardi indiscreti. In quel luogo dimenticato dagli uomini, il mostro (o il gruppo di mostri, tale informazione pare essere ancora al vaglio degli investigatori) avrebbe violentato la bimba con tale veemenza da procurarle numerose ferite, lasciandola agonizzante in quel terreno abbandonato dopo aver terminato il terribile stupro.

Ad accorgersi di quella povera creatura in lacrime e sanguinante sono stati alcuni abitanti della zona, che hanno immediatamente soccorso la bimba, allertando l’ospedale di New Dehli. La bimba è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico: le sue condizioni sarebbero gravi, ma la piccola non pare essere in pericolo di vita. Tale speranzosa prognosi è stata supportata dalle stesse testimonianze raccolte dalla viva voce della bimba, che avrebbe raccontato alla madre di essere stata avvicinata da un conoscente della famiglia.

Discordanti le informazioni riguardanti le indagini: alcune fonti hanno reso noto il fermo di un 22enne. Sarà lui l’orco che ha privato dell’innocenza la povera bimba? Quel che pare certo, purtroppo, è il terribile danno psicologico, fisico ed emotivo subito dalla bimba: la vittima sarebbe stata seviziata persino con un oggetto di legno. Una tortura infinita alla quale, purtroppo, la bella India pare essersi assuefatta.