Galles choc: 23enne grida allo stupro, ma è tutto falso

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Caerphilly (Galles) – Ha gridato allo stupro, così come Pierino gridò al lupo. Peccato che la vicenda che lo staff di VNews 24 sta per raccontarvi non sia solo una delle tante favole che nascondono un’ importante morale da apprendere, ma bensì una terribile vicenda capitata ad un giovane 24enne gallese la cui unica colpa è stata forse quella di mancare di tatto nei confronti di una ragazza ingenua, ma non troppo. Quella che per la 23enne Emily Pike pareva essere una notte di passione che forse poteva essere, nelle speranze della giovane, il preludio ad una romantica storia d’ amore, è diventata un tormento per il suo “amante focoso” che, dopo averla sedotta e abbandonata con davvero poca galanteria, si è ritrovato dietro le sbarre con un’ accusa decisamente infamante.

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TREMENDA VENDETTA. La storia, resa nota dal “Mirror”, arriva da Caerphilly, località del Galles. La giovane, complessata a causa del suo aspetto fisico, si era illusa di trovare nel 24enne Tom Mills l’ uomo della sua vita. I due si erano dati appuntamento nell’ hotel “Premier Inn”, in Galles, per abbandonarsi al fuoco della passione. La ragazza non poteva di certo immaginare che, dietro alla maschera del Principe Azzurro, si nascondesse un ragazzo che di regale, purtroppo per lei, aveva ben poco.

Dopo aver fatto sesso con lei infatti, Mills ha liquidato la 23enne in malo modo, sostenendo che Emily Pike non rappresentasse il suo canone di ragazza ideale: un modo certamente poco elegante di far notare il problema di peso della ragazza, che ha comprensibilmente reagito male al “due di picche” infertogli dal 24enne. Nulla, però, lasciava presagire la risposta di Emily ad un rifiuto così palese: la reazione di fuoco della Pike ha sconvolto l’ intera comunità di Caerphilly, nonché tutto il Galles, poco abituato a notizie del genere.

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NON E’ LA PRIMA VOLTA. Emily Pike ha pensato bene di “incastrare” il suo amante occasionale accusandolo del peggiore dei reati commessi ai danni di una donna: stupro. A seguito della segnalazione falsa della ragazza, le forze dell’ ordine della città del Galles dove si è svolta la vicenda ha messo immediatamente agli arresti Tom Mills. Dopo aver letto il capo di accusa che pendeva sulla sua testa, il 24enne è stato sottoposto ad una serie interminabile di accertamenti medici, nonché ad ore estenuanti di interrogatorio, che ha fatto emergere la verità. Incredibile, ma vero, era la vittima ad aver mentito. Con grande sorpresa – e imbarazzo – degli agenti, Tom Mills è stato subito rilasciato.

Le manette, quindi, sono scattate per la 23enne Emily Pike, condannata immediatamente a 18 mesi di carcere. La 23enne pare non fosse nuova a questo tipo di episodi, anzi. La ragazza gallese pare “coltivare” un insolito hobby: collezionare denunce false. Prima di incastrare Mills Emily, che vanta una lunga ed infelice fedina penale, aveva sporto già un altro reclamo, sempre per violenza sessuale. “Grazie” a questo drammatico caso di cronaca nera, per fortuna conclusosi bene, il Galles ha imparato un importante lezione: non sempre quello che appare corrisponde a verità.