MOLDOVA – L’Associated Press riporta che, durante gli ultimi mesi, dei contrabbandieri con legami in Russia hanno portato avanti un mercato nero di armi nucleari con lo specifico intento di mettersi in contatto con l’Isis e altri gruppi estremisti del Medio Oriente. Le autorità dell’Europa dell’est, grazie anche all’aiuto dell’Fbi, sono riuscite a bloccare finora 4 tentativi di scambio di materiale nucleare con l’Isis.
Alcune organizzazioni criminali, che avevano eretto un grosso mercato nero di armi nucleari in Moldova, sono state recentemente individuate, tuttavia al momento degli arresti si sono riscontrate alcune inefficienze. Le autorità, infatti, attaccavano i sospetti durante le trattative e questo permetteva ad alcuni di loro di fuggire con il nucleare. In alcuni casi i condannati sono riusciti a evitare il carcere per poi tornare a contrabbandare, mentre in altri le condanne erano paurosamente brevi.
L’Associated Press ha dichiarato che la rottura tra Occidente e Russia impedisce di capire quanto sia effettivamente grave la situazione. I contrabbandieri, infatti, potrebbero avere accesso a una vasta quantità di nucleare stipato nei magazzini russi e scambiarlo facilmente con i terroristi dell’Isis. Il primo tentativo di vendita di nucleare avvenne proprio in Moldova nel 2010 e l’anno seguente un uomo cercò di vendere una bomba ad un compratore sudanese. L’ultimo caso registrato è avvenuto recentemente, quando un trafficante cercò di vendere del cesio radioattivo a un rappresentate dell’Isis.