Lecce – È arrivato in ospedale per eseguire un esame, ma quando gli hanno sfilato le manette si è impossesso della pistola dell’agente che lo scortava ferendo lui, un utente della struttura e una terza persona prima di darsi alla fuga in auto. Assomiglia alla trama di film poliziesco l’evasione di Fabio Perrone, 42 anni. Il detenuto, condannato all’ergastolo per un omicidio avvenuto nel 2014 a Trepuzzi (Lecce), ha approfittato della visita medica per evadere. Impossessatosi dell’arma, il detenuto ha ferito l’agente penitenziario che lo accompagnava e un utente della struttura. Uscito dall’edificio, ha rubato una Yaris investendo poi il vigilante di servizio in portineria.
Questa mattina, Perrone è stato accompagnato presso l’ospedale Vito Fazzi di Lecce per eseguire una colonscopia. Gli sono state sfilate le manette per poter eseguire l’indagine, ma quel momento si è rivelato “vincente” per il detenuto che ha sottratto la pistola a uno dei due agenti che lo accompagnava. Nel suo tentativo, riuscito di fuga, ha sparato almeno 12 colpi con l’arma, una calibro 9. I proiettili hanno colpito alle gambe uno degli agenti e un visitatore della struttura. L’agente è stato ricoverato ma non è in gravi condizioni: la pallottola avrebbe attraversato la coscia destra, senza arrecare danni gravi. Anche le altre vittime (utente e vigilante) non versano in gravi condizioni. L’uomo investito è però in stato di shock, come la donna alla guida della Yaris su cui il detenuto è fuggito. Per impossessarsi del mezzo, Perrone le avrebbe puntato la pistola alla tempia.
Le ricerche del detenuto sono tuttora in corso: si parla di una vera e propria caccia all’uomo. La città di Lecce e la sua provincia sono al momento setacciate da Polizia, Polizia Penitenziaria e Carabinieri. Posti di blocco sono stati disposti in tutta la zona. A coordinare le indagini, il Procuratore aggiunto dell’Antimafia Antonio De Donno.