Si inizia a comporre il puzzle delle prossime elezioni comunali a Milano. Chiusa l’era Pisapia, il Partito Democratico cerca il giusto candidato da contrapporre alla coalizione di centrodestra e al Movimento Cinque Stelle. Un test a livello locale e nazionale per tastare il polso dei principali partiti e per valutare lo stato di salute del Governo Renzi.
MOVIMENTO CINQUE STELLE – Lo scorso 8 novembre il Movimento Cinque Stelle ha sciolto le riserve sul nome del proprio candidato. Si chiama Patrizia Bedori: 52 anni, grillina della primissima ora, consigliere di zona 3. Diplomata in comunicazioni visive, si è occupata di pubbliche relazioni, pubblicità e arredamento: dopo la nascita del figlio ha lasciato il lavoro. E’ stata eletta da alcune centinaia di iscritti milanesi, anche se i numeri dell’affluenza alle primarie non sono stati diffusi dal Movimento. “Dare la voce ai cittadini”, le prime parole della Bedori. Il Movimento punta a conquistare Palazzo Marino: nelle scorse elezioni amministrative ha ottenuto il 3% dei voti, ma allora l’obiettivo era solo la nomina di qualche consigliere.
CENTRODESTRA – Tentativi di coalizione nel centrodestra: non è ancora stato individuato il nome del candidato comune, ma negli ultimi giorni si sta lavorando sulla figura di Alessandro Sallusti. Nella rosa dei nomi offerta da Berlusconi a Salvini, quello del direttore de Il Giornale ha stuzzicato il leader leghista: “Sallusti mi piace: se si candida, noi ci siamo”. Dietro a Sallusti, ci sono altri nomi che circolano: su tutti, Paolo Del Debbio e Mariastella Gelmini. C’è anche chi lancia la candidatura di Maurizio Lupi, ma Salvini si oppone: “La Lega non si alleerà mai con il Nuovo Centrodestra”. E Berlusconi non può sicuramente privarsi dei voti e del consenso della Lega.
CENTROSINISTRA – In casa del Partito Democratico tutti attendono la discesa in campo di Giuseppe Sala, commissario unico di Expo. Quando si terranno le primarie? Non si sa: i vertici del partito sembrano propendere per una sorta di Election Day il 20 marzo 2016. Ad oggi, sono tre i candidati pronti a sfidarsi: Emanuele Fiano, deputato del Pd vicino alle posizioni del ministro Franceschini e filo renziano; Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche sociali della giunta Pisapia apprezzato anche da Sel e dalla sinistra del Partito Democratico; Roberto Caputo, ex vice capogruppo provinciale del partito. Un altro nome che raccoglie consenso è quello di Umberto Ambrosoli, sconfitto alle ultime elezioni regionali da Roberto Maroni.
OUTSIDER – Il fondatore di Italia Unica ed ex ministro del governo Monti Corrado Passera, il travolgente critico d’arte Vittorio Sgarbi e l’ex magistrato e leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Sono questi i nomi dei tre outsider che si presenteranno alle elezioni comunali di Milano. Tre nomi di prestigio che possono svolgere un ruolo importante, catalizzando su di sé un alto numero di preferenze.