BOSNIA – La procura bosniaca è riuscita a sventare un maxi attentato terroristico che era stato pianificato a Sarajevo da un gruppo di estremisti vicini all’Isis. L’obiettivo principale era quello di uccidere più di 100 persone nella notte di Capodanno nella capitale bosniaca. Secondo quanto riferito dal procuratore antiterrorismo, Dubravko Campara, l’allarme attentati per tutte le capitali europee durante il periodo festivo è arrivato da Vienna. In seguito ad un’operazione fulminante della polizia bosniaca, sono stati arrestati 11 persone sospette di terrorismo. Durante le perquisizioni di moltissime abitazioni e luoghi di culto, sono stati trovati numerosi indizi che hanno portato Campara a parlare di questo maxi attentato.
Il procuratore Campara ha affermato: “Puntavano ad uccidere oltre un centinaio di persone”. Le forze dell’ordine, dopo le perquisizioni, non sono riuscite a trovare alcun esplosivo. Motivo in più, dichiara Campara, di trattenerli in carcere, considerando il fatto che di solito gli attentatori distruggono le prove. Secondo il procuratore, il gruppo terroristico si riuniva in un appartamento di periferia, dove pregavano e pianificavano l’attentato.
La procura ha inoltre reso pubblico una foto dell’abitazione degli estremisti. Sul muro si trovava una bandiera nera dell’Isis. Gli avvocati dei sospetti hanno subito negato le accuse, dichiarando che gli arresti sono “assurdi” e hanno chiesto il rilascio dei loro patrocinati in assenza di prove. Le forze della polizia di Sarajevo hanno però confermato che gli estremisti resteranno in prigione per altri 30 giorni.