GIAPPONE- I più potenti leader del mondo si sono riuniti nella penisola Ise-Shima, nel sud del Giappone, dove si terrà il summit dei G7 tra oggi e domani. La cerimonia di inaugurazione è stata davvero particolare: i 7 Grandi della terra hanno deciso di piantare degli alberi presso il santuario scintoista di Ise-Yingu, uno dei luoghi più sacri del Giappone e simbolo più importante dell’età imperiale.
Tra i leader del G7 vi sono il primo ministro italiano Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro canadese David Trudeau, il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, il primo ministro britannico David Cameron, il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. I Grandi della terra sono stati ricevuti dal primo ministro nipponico Shinzo Abe.
Tra le tematiche che verranno affrontate vi sono la lotta al terrorismo, le misure per la crescita economica, la sicurezza marittima, i cambiamenti climatici, la sanità mondiale, come la lotta alle pandemie, le trattative del TTPI (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti).
Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha espresso il suo orgoglio per “l’Italia che salva vite in mare”, mentre Donald Tusk, presidente del Consiglio Europeo, ha posto l’accento sul bisogno di ideare un piano d’azione comune per la crisi dei rifugiati sul modello UE. Tusk ha dichiarato: “Ci troviamo di fronte a numeri peggiori dalla Seconda guerra mondiale: quelli che ci criticano dovrebbero piuttosto pensare a come aiutarci perché ciò che l’Europa fa è già molto”.
Il presidente statunitense Obama ha aperto il suo discorso parlando dei pericoli relativi al nucleare prendendo come esempio la Corea del Nord poiché, ha affermato, “Kim Jong è ancora convinto di avere legittimità di sviluppare armi nucleari”.
L’agenzia di stato cinese Xinhua, invece, ha commentato i temi che verranno discussi durante il summit come “irrilevanti“; in un articolo ha dichiarato: “Il G7 per non diventare obsoleto o persino turbare la pace e la stabilità globali, dovrebbe occuparsi dei suoi problemi piuttosto che puntare il dito verso gli altri e alimentare conflitti”.