Parigi, il livello della Senna aumenta: si attende la piena

Senna

Il maltempo che ha investito la Francia in questi giorni con piogge record mette Parigi in stato di allarme: il livello della Senna ha ormai raggiunto i 6 metri, e gli esperti attendono la piena del fiume in serata, con un picco previsto di 6,30 metri. Il pericolo è che il livello si possa alzare ulteriormente, fino a 6,50 metri. Gli occhi dei parigini sono puntati sulla statua dello zuavo collocata sul ponte dell’Alma, che viene presa come riferimento per capire il livello della Senna. Al momento l’acqua ha raggiunto la cintola dello zuavo, e questo significa aver superato quota 6 metri, fatto che non accadeva dal 1982.

Le Monde, citando una nota del Ministero dell’Ambiente, riporta che l’abbassamento del livello sarà molto lento, e che dopo il picco di oggi il fiume potrebbe mantenersi stabile per tutto il weekend prima di iniziare a scendere. In città è scattato lo stato di allerta massimo, e il premier Valls ha dichiarato lo stato di emergenza: è stata attivata una cellula di crisi per gestire i problemi legati all’inondazione a Parigi e nel resto della Francia. Nel frattempo molti abitanti sono già stati evacuati in diversi comuni, mentre nell’intera regione Ile de France sono rimaste senza luce 20mila persone.

Intanto nella capitale la circolazione automobilistica è bloccata nelle zone lungo gli argini del fiume, e anche i trasporti pubblici hanno inevitabilmente risentito della situazione. La rete ferroviaria interurbana Rer è stata interrotta tra Javel e Austerlitz, e la stazione della metropolitana di Saint Michel è stata chiusa per infiltrazioni d’acqua, così come la stazione della Sorbona. E’ preclusa anche la navigazione della Senna, sia per bateaux-mouche sia per il trasporto merci.

Misure precauzionali riguardano anche i grandi musei, in particolare il Museo d’Orsey e il Louvre. L’enorme patrimonio artistico, infatti, è a rischio di allagamento e da giovedì sera sono iniziate le operazioni – che richiederanno non più di 72 ore – per spostare le 150mila opere (tra staute, quadri e oggetti preziosi) dei piani sotterranei ai piani più alti.