Con gli inizi di luglio, il simbolo più famoso di Roma si mostra in tutto il suo splendore dopo il lungo restauro degli esterni. La prima tappa del poderoso progetto di restauri del Colosseo sponsorizzato da Tod’s è stata festeggiata con una cerimonia a cui ha presenziato Diego Della Valle, patron di Tod’s, così come Matteo Renzi e Dario Franceschini.
“Oggi – ha detto il presidente del Consiglio – si dà un segnale strepitoso al mondo. Il patrimonio culturale è il nostro più grande elemento di orgoglio e identità ma anche di potenziale richiamo, da Pompei a Caserta. È finito il tempo in cui ci si lamentava perché sulla cultura mancavano i soldi. Le risorse, dal pubblico e dal privato, ci sono. Ma bisogna crederci”.
Positiva è anche l’impressione di Della Valle, che si è definito orgoglioso del risultato raggiunto. Con lo stanziamento doi 25 milioni di euro per rendere possibile il restauro del Colosseo – che peraltro aveva già suscitato un certo numero di polemiche – Della Valle ha voluto mandare un messaggio anche ai suoi colleghi imprenditori che già si occupano di incentivare la cultura italiana. “Dobbiamo – ha detto – metterci a disposizione del Paese. Giornate come questa ci servono per fare una start up tra il mondo delle imprese e il pubblico. Questa giornata ha un senso culturale ed economico importante. Pubblico e privato possono fare cose insieme”.
Intanto si preparano già le fasi successive dei lavori per il Colosseo. Ora che sono terminati gli esterni, si passerà agli ipogei, al primo e secondo ordine per terminare, che verranno anch’essi finanziati da Della Valle; si concluderà con la copertura dell’anfiteatro, per cui lo Stato interverrà con 18 milioni di euro. Si prevede che i lavori avranno termine nel 2018.
L’obiettivo è ospitare spettacoli musicali e teatrali, sulla scia dell’Arena di Verona per “ridare al Colosseo un’arena che sia, non meramente uno spazio, – spiega il soprintendente Francesco Prosperetti – ma qualcosa di mutevole che si possa trasformare in una gradinata, una cavea, un palcoscenico con cambi di funzione. Come nell’antichità, quando era una macchina scenica”.