Regno Unito: referendum sulla monarchia dopo morte della regina

monarchiaNel Regno Unito, il movimento repubblicano vorrebbe che alla morte della regina fosse indetto un referendum sul futuro della monarchia. Il movimento conta oltre 30.000 sostenitori. L’intenzione sarebbe quella di fare il referendum dopo la morte della regina e prima dell’incoronazione del nuovo re, che avverrebbe circa sei mesi dopo. I Repubblicani sostengono che la monarchia britannica non è “l’attrazione turistica innocua che qualcuno pensa, ma è una storia di abuso di denaro pubblico e intromissione politica”.

Il repubblicano Graham Smith, in merito alla possibilità di una consulta popolare ha affermato: “Deve essere un referendum di riforme costituzionali dirette. Possiamo vincere o possiamo perdere, ma la successione cambierebbe l’opinione pubblica, cambierà la natura del dibattito”. Secondo Smith la fase immediatamente successiva alla morte della regina è il momento propizio per fare campagna e dire : ” Aspetta un’attimo, siamo nel ventunesimo secolo, se avremo un nuovo capo di stato,forse vogliamo avere un voto”.

Nel regno unito sarebbe severamente vietato fare campagna contro la monarchia. Lo prevede il Treason Felony Act, una legge del 1848, che fra le sanzioni annesse prevede il carcera a  vita. La legge tuttavia non ha mai trovato stretta applicazione in tempi moderni, dovendosi conciliare con lo Human Right Act. L’atto recepisce i principi della Convenzione Europea sui diritti dell’uomo e dunque tutela e  garantisce le libertà personali, tra cui quella d’opinione ed espressione.

Tuttavia stando ai sondaggi il consenso del popolo inglese nei confronti della monarchia si aggira sempre intorno al 70%. Questo consenso è però in parte legato alla figura della regina più che alla monarchia. Il popolo non ha mai mostrato lo stesso affetto al principe Carlo. La forza della monarchia inglese potrebbe quindi essere comunque intaccata dopo la morte dell’attuale sovrana. Fuori dal Regno unito, in alcuni paesi del Commonwealth, come Canada, Nuova Zelanda e Isole Barbados, si è invece più volte parlato di un passaggio a Repubblica.