Ronaldo de Assis Moreira, meglio conosciuto come Ronaldinho, è stato uno dei giocatori più talentuosi di tutti i tempi. In carriera ha indossato le maglie di club prestigiosi come Barcellona e Milan, collezionando diversi successi tra campionati, coppe nazionali e Champions League, senza dimenticare il mondiale conquistato con la nazionale brasiliana nel 2002, e il Pallone d’Oro vinto nel 2005. Oggi l’ex campione verdeoro ha 37 anni, e ben presto la sua vita potrebbe clamorosamente cambiare, passando dal mondo del calcio che gli ha dato tante soddisfazioni, a quello della politica. Infatti, come riportato dalla stampa brasiliana, l’ex fuoriclasse del Flamengo starebbe attentamente valutando di candidarsi come senatore del Minas Gerais, Stato che ha come capitale Belo Horizonte.
Attualmente Ronaldinho ricopre il ruolo di ambasciatore nel mondo per il Barcellona, e sarebbe stato raggiunto di recente dal partito “Patriotas” (ex movimento ecologista brasiliano) che gli avrebbe proposto di presentarsi alle prossime elezioni per occupare un posto da senatore. Piuttosto allettato dall’offerta, l’ex fantasista del Milan avrebbe preso un po’ di tempo per rifletterci su, attendendo l’incontro ufficiale con Jair Bolsonaro, segretario nazionale del partito, ad oggi considerato figura di riferimento dell’ala di estrema destra del Paese verdeoro, nonché probabile candidato alle presidenziali del 2018. Il confronto dovrebbe tenersi l’8 dicembre a Belo Horizonte, quando il campione del mondo 2002 dovrebbe vedere, insieme al fratello Assis, proprio Bolsonaro.
Secondo i media brasiliani, proprio il fratello potrebbe essere determinante nella decisione finale di Ronaldinho. Quest’ultimo, infatti, ha un rapporto molto profondo con il suo consanguineo, che già durante la carriera calcistica è stato fondamentale nel consigliare il “Gaucho” sulle decisioni da prendere e sulle scelte di vita da effettuare, accettando o meno proposte di trasferimento provenienti dai più grandi club del mondo. Intanto sembra proprio che il “Patriotas” per le prossime elezioni voglia puntare esclusivamente su ex calciatori come candidati di lusso. Infatti pare che oltre all’ex campione del Barça, sia stato contattato anche Matheus Nolasco de Oliveira, ex centravanti dell’Atletico Mineiro, noto in patria con il nome di Somàlia.
Qualora a dicembre dovesse accettare la proposta dell’ex partito ecologista brasiliano, Ronaldinho si andrebbe ad unire a Romario e Bebeto nella lista degli ex campioni della Selecao che hanno deciso di sbarcare in politica. Inoltre, non dimentichiamo che di recente anche altri due ex milanisti hanno abbracciato il mondo politico, ovvero l’ex difensore Kaladze e l’ex centravanti Weah.
Patrizia Gallina