Avete presente la frustrazione di portare avanti una relazione con una persona che vi piace, vi piace davvero, ma con cui non c’è il minimo feeling sessuale? Non so se sia il frutto di un’incompatibilità caratteriale, una questione culturale, una scarsa affinità astrologica di cui Paolo Fox non ci aveva allertati o semplicemente la mancanza di quella cosa che chiamiamo chimica, ma so per certo che quando non c’è, è una sensazione quasi impossibile da aggirare.
Voglio parlare di quella volta che il sesso è stato a dir poco orribile e no, non sto parlando della mia prima volta, sarebbe fin troppo ottimistico presumere che quella sia stata l’unica in cui avrei voluto scappare via da un amplesso e fingere che non fosse mai successo.
“Perché continuo a rischiare una denuncia per atti osceni in luogo pubblico pur di scopare male con questo stronzo egoista?”. È esattamente il genere di domande che mi sono posta dopo aver avuto una fallimentare relazione con un uomo con cui sono finita a letto ripetutamente tenendo nascosto anche a me stessa quanto in realtà la sua noncuranza mi disgustasse. Prova a pensare all’insieme delle tue esperienze sessuali e domandati quante volte hai fatto sesso con qualcuno senza renderti conto che non stavi provando niente?
A me è successo più di una volta di sentirmi corteggiata, di avere il piacere di una conversazione brillante con qualcuno, di fare lunghe e romantiche telefonate notturne, di organizzare appuntamenti, di baciarsi con la lingua sotto una leggera pioggia estiva… e poi? E poi di sentirmi obbligata a farci sesso perché ormai ero arrivata fino a lì e non me la sentivo di sottrarmi, pur sentendo la mia vagina così intorpidita dalla noia da sembrare anestetizzata.
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Certo, a quell’epoca faceva tutto parte di una sperimentazione per me: conoscevo il sesso da poco, lui aveva molti più anni dei miei e per me era l’occasione perfetta per scoprire cosa mi piaceva e cosa no in totale libertà e confidenza con il mio corpo. Ma l’esperimento è fallito miseramente. Me ne stavo ferma lì sotto il cielo stellato, il mare di fronte a noi e un anziano signore che ci spiava regolarmente e pensavo “mio dio, se questo è il sesso di cui tutti parlano, non voglio farlo mai più”.
Sia ben chiaro: lui era al corrente del fatto che da parte mia non ci fosse un particolare entusiasmo, ma non posso certo dire che si sia impegnato particolarmente per smettere un solo momento di concentrarsi sulle sue erezioni massive e capire come potermi “aiutare” a godere.
Il primo grande errore è pensare al sesso dimenticandosi di essere in due. Per non parlare del fatto che non c’è niente di più eccitante di vedere il proprio partner eccitarsi grazie e insieme a voi, e spero che fino a qui ci siate arrivati tutti.
Non ho mai finto un orgasmo in vita mia e mai lo farò, provo troppa onestà nei confronti del mio corpo anche solo per trovare il coraggio di provarci. Inoltre, dopo un certo numero di esperienze, può anche capitare che la cosa più bella di certi amplessi sia proprio quella di rendervi consapevoli di quanto siete stati incapaci. Sono una persona orribile? Forse, ma non riesco a provare empatia né a trovare giustificazioni per quelle donne che si ostinano a voler rassicurare i propri partner con gridolini imitati male dalle attrici dei film porno, che già di per sé a volte non concorrono esattamente al premio Oscar per le proprie doti interpretative.
Il punto è che non c’è un modo carino per dirselo, perciò quando ti rompi il cazzo di sentirti gocciolare addosso il sudore di una persona che ti disgusta perché ignora le tue esigenze, potrai dirglielo solo nel peggiore dei modi. Ed è esattamente ciò che accadde. Di quella sera ricordo solo di essere finita in un night club con uno sconosciuto a cui avevo chiesto di prendermi a schiaffi con forza fino a che non fossi tornata in me.
Detto ciò, il sesso è davvero così importante all’interno di una relazione amorosa? Ovvio che lo è. Non è il caso di mettersi a fare una classifica, ma se proprio dovessi farla, lo metterei dritto al primo posto insieme all’importanza di riuscire ad avere una conversazione di una profondità che vada oltre al “che hai mangiato oggi a pranzo?”. Quando il sesso diventa emozionante quanto prendere un autobus senza avere il biglietto, beh, allora non c’è alcun motivo di continuare a mentire a sé stessi.
Per quanto ad alcuni di voi possa sembrare un pensiero scontato, io stessa ho dovuto riflettere a lungo sulla questione prima di riuscire a capire che è solo grazie quel tipo di affinità che può nascere qualunque altro sentimento in grado di tenere insieme due persone. Ed è per questo che auguro anche a voi la vostra dose di scopate brutte, perché vi insegnerà qualcosa di utile se saprete arrivarci: mai e poi mai andare a letto con persone che hanno un ego grosso come il buco dell’ozono perché non metteranno mai in primo piano il vostro benessere, perché non ricambieranno a tutto il sesso orale che gli avete regalato, perché non concepiscono il sesso come l’unione di due corpi, ma solo come un’attività sporadica che gli permette di resettare gli ormoni, perché anche se poi fuori dal letto le cose vanno alla grande, fidati, non basterà.