Dopo quasi sessant’anni, vedremo mutare le unità di misura a cui abbiamo fatto riferimento fino ad oggi. A stabilirlo è l’istituto internazionale pesi e misure che ha deciso, durante l’incontro preliminare svolto a Sèvres, vicino Parigi, che l’unità di peso (kilogrammo), l’unità dell’intensità della corrente elettrica (ampere), della temperatura (kelvin) e della quantità di sostanza (mole), dovranno essere ridefiniti (ufficialmente nel maggio 2019) su basi di costanti della fisica. Non più con definizioni astratte e artefatti materiali.
«Alcune definizioni non sono affidabili su scale di tempo molto lunghe.» ha affermato l’italiano Giovanni Mana dell’INRIM che ha contribuito al procedimento di ridefinizione insieme al direttore scientifico dell’istituto, Maria Luisa Rastello. Esistono diversi sistemi di misurazione ufficialmente accettati dalla comunità scientifica internazionale. Per ognuno di questi esistono organismi che custodiscono i campioni delle unità di misura e si occupano di mantenere aggiornate le loro definizioni.
Cambiare l’unità di misura per una maggiore precisione
Obiettivo di questo cambiamento è rendere accessibile ai laboratori di tutto il mondo una misurazione precisa, toccando particolarmente scienza e industrie. C’è, chiaramente e d’altra parte, chi vede questa ridefinizione nebulosa e complicata. Soprattutto per i più anziani e per la vita di tutti i giorni, ma, la scienza avanza.
«Le misure fondamentali che abbiamo oggi imbarazzano i nostri scienziati; poco precise e basate sulla fisica classica e su proprietà di oggetti macroscopici. Questa questione deve essere risolta.» dice il web.