Google Allo chiude a marzo 2019.

Google si arrende allo strapotere di WhatsApp e chiude la chat Allo

Niente da fare. Google non è riuscita a competere con WhatsApp e con iMessage di Apple e ha deciso di archiviare definitivamente l’esperienza di Allo, app di messaggistica istantanea introdotta nel 2016. Di fronte allo scarso interesse degli utenti, l’azienda di Mountain View non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e annunciare che non lavorerà più allo sviluppo del progetto, che chiuderà i battenti a marzo.

Allo stesso tempo, il colosso statunitense ha comunicato che si sta già concentrando sulla crescita di Messaggi, l’applicazione di messaggistica e chat per dispositivi Android. I responsabili della società hanno affermato di aver imparato dall’esperienza di Allo, soprattutto per quanto riguarda il ricorso al machine learning e a Google Assistant nella messaggistica, anticipando che alcune funzioni della app in chiusura sono già state implementate in Messaggi.

Il flop di Allo, di fatto, dimostra come Google al momento sia ancora indietro rispetto ai principali competitor per quanto concerne il settore della messaggistica. Infatti, se Apple può contare su iMessage, disponibile per tutti i sistemi operativi iOS, che si basa su un sistema fluido e immediato che garantisce video e chiamate gratuiti verso gli altri dispositivi della “mela morsicata”, da Mountain View invece in questi anni non sono riusciti a progettare un’applicazione di messaggistica popolare e molto utilizzata dal pubblico (in questo senso, è risultata fondamentale l’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook).

Ad ogni modo, Google è pronta a rilanciare la sfida, annunciando che con Messaggi tutti i sistemi Android potranno contare su una piattaforma ben definita. BigG, infatti, ha avviato una stretta collaborazione con il settore della telefonia mobile per fare in modo che i tradizionali SMS risultino costantemente aggiornati, permettendo così a tutti gli utenti di poter usufruire di chat e condivisioni di foto con i contatti di tutto il mondo. Del resto, dopo aver appurato il fallimento di Allo, già da inizio anno l’azienda americana aveva iniziato a concentrarsi principalmente sul progetto Rich communication services. Quest’ultimo ricorda molto da vicino iMessage, poiché fa affidamento sulla rete dati, è legato ad un determinato sistema operativo (Android) ed è stato concepito come una sorta di esperienza a metà strada fra SMS e WhatsApp, prevedendo invio di fotografie e video, spunte relative alla ricezione dei messaggi di testo e indicatori di scrittura in tempo reale.

Nel mese di settembre, inoltre, per ampliare ulteriormente la sua nuova applicazione di messaggistica istantanea, Google ha siglato un accordo con Samsung, affinché la sua Messaggi possa essere installata in tutti gli smartphone della società sudcoreana. In seguito, è stato annunciato che attualmente l’app, grazie a numerose collaborazioni avviate con circa 40 operatori, può contare su circa 175 milioni di utenti che usano la sua piattaforma. Ma sono numeri ancora bassi, se si considera che rappresentano un decimo di quelli di WhatsApp e che sono inferiori anche a Telegram.

Per quanto riguarda i clienti che finora hanno scelto Allo, costoro entro il mese di marzo del prossimo anno dovranno provvedere a scaricare tutte le conversazioni se non vorranno perderle per sempre. Per far ciò, basterà aprire l’app, cliccare sulla finestra Menu, selezionare Impostazioni e quindi Chat e digitare l’opzione “esporta messaggi dalle chat” per scaricare solo le comunicazioni testuali, oppure “esporta elementi multimediali archiviati” per effettuare il download anche di foto, video e altri file. La piattaforma chiederà all’utente dove vorrà salvare le conversazioni: i messaggi verranno memorizzati in un file csv, mentre i contenuti multimediali in un file Zip. Una volta completata l’operazione, sarà sufficiente aprire l’icona di riferimento per ritrovare i propri contenuti.

E così si conclude la poco esaltante esperienza di Allo, con Google che però non si arrende, rilanciando la sfida a WhatsApp e Apple con lo sviluppo di Messaggi per Android.

Patrizia Gallina