Era il 1963 quando un team costituito da archeologi turchi e tedeschi cominciò a riportare alla luce delle misteriose strutture circolari nell’area di scavo in cui stava lavorando, e che ben presto avrebbero cambiato la percezione e le conoscenze relative alla storia delle religioni. Il Gobekli Tepe, situato nella Turchia sudorientale – nei pressi della città di Urfa – ad oggi viene indicato infatti come il tempio più antico della storia dell’umanità.
Secondo gli studiosi, infatti, la struttura risale a ben 12.000 anni fa, ovvero ben prima di Stonehenge e delle affascinanti piramidi d’Egitto. Tenendo conto della presenza di numerose composizioni circolari che si susseguono tra loro, per gli archeologi si tratta effettivamente di un luogo di culto. In questi anni, diverse ed ulteriori ricerche hanno dimostrato come l’intero impianto non sia stato concepito come abitativo, ma come una zona in cui si tenevano dei rituali religiosi. Dai ritrovamenti successivi sono emerse almeno una ventina di strutture, ciascuna costituita da due pilastri monumentali posti al centro, mentre tutt’intorno si scorgono delle mura o palizzate che vanno a formare un ovale o un cerchio. Inoltre gli scavi turco-tedeschi hanno permesso di recuperare anche degli imponenti obelischi a forma di T, la cui altezza oscilla fra i 3-6 metri, con un peso che varia dalle 40 alle 60 tonnellate. Ad oggi la finalità di questi enormi monumenti è ancora sconosciuta.
Ad ogni modo, gli studiosi ritengono che gli obelischi siano stati eretti con quella particolare forma per simboleggiare l’uomo, infatti alcuni sono stati scolpiti proprio in corrispondenza delle braccia e delle estremità del corpo umano. Inoltre nel corso delle ricerche, l’antico tempio turco ha restituito alla storia numerosi manufatti risalenti a 12.000 anni or sono, senza contare antichissime statuette, sculture realizzate nella roccia e incisioni che raffigurano animali e simboli astratti. Tutto ciò ha fatto sì che negli esperti maturasse sempre più la convinzione che si trattasse di un tempio, di uno dei primi edifici religiosi concepiti dalla mente umana.
In questi ultimi giorni il Gobekli Tepe è stato ufficialmente aperto al pubblico. All’inaugurazione era presente il presidente turco Erdogan, il quale si è augurato che grazie all’impegno e alle scoperte degli archeologi sia possibile rilanciare il turismo nell’Anatolia Centrale. Il tempio è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco, ed ora sarà cura delle istituzioni turche fare in modo che questa preziosa testimonianza del passato venga conservata e valorizzata al meglio, anche perché c’è ancora un grande mistero da risolvere intorno a questo luogo sacro.
Infatti pare che, dopo la costruzione, qualcuno decise di “nascondere” o di preservare dall’usura del tempo l’intera struttura, facendo riempire tutti gli spazi vuoti per fare in modo che l’edificio fosse seppellito sotto un’ingente quantità di terra. E fino ad oggi non è ancora chiaro quale possa essere stato l’evento o la circostanza che abbia spinto un gruppo di uomini a prendere questa drastica decisione.
Patrizia Gallina