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Abusi sulle ginnaste statunitensi, l’accusa di Simone Biles contro l’FBI

Un’accusa pesante quella lanciata da Simone Biles e dalle sue compagne Mckayla Maroney, Maggie Nichols e Aly Raisman, vittime di abusi sessuali. Le quattro ginnaste statunitensi hanno dichiarato che l’FBI avrebbe sottovalutato le denunce avanzate dalle campionesse nei confronti del medico della Nazionale, Larry Nassar.

Abusi sulle ginnaste statunitensi: l’accusa delle atlete contro l’FBI

Gli abusi sulle ginnaste statunitensi risalgono agli anni antecedenti il 2018, quando lo stesso Nassar fu condannato a 175 anni di carcere. Tra le atlete coinvolte figurano anche le quattro campionesse della Nazionale. Oggi, durante l’udienza tenuta al Senato, la giovane Simone Biles avrebbe detto: “Sembra davvero che l‘Fbi abbia chiuso gli occhi su di noi. Deve essere inviato il messaggio che se permetti a un predatore di danneggiare dei minori, le conseguenze saranno rapide e gravi“. Parole forti quelle espresse dalla campionessa statunitense, che ha quindi puntato il dito contro l’FBI. Anche Mckayla Maroney si è espressa in merito alla vicenda, dichiarando: “Hanno permesso a un molestatore di minori di rimanere libero per più di un anno e questa inazione ha consentito a Nassar di continuare con i suoi abusi. Che senso ha denunciare un abuso se gli agenti dell’Fbi seppelliscono quel rapporto in un cassetto?“.

La ricostruzione dei fatti

Le prime accuse, come riportato dal dossier in mano alla giustizia americana, avvennero nel 2015. Per più di un anno, però, Larry Nassar non è stato sollevato dal suo incarico, continuando così ad abusare di oltre 150 ginnaste. La Federation Bureau of Investigation avrebbe ritardato le indagini nonostante le atlete si fossero lamentate del suo comportamento. Gli stessi avrebbero anche violato una serie di protocolli, non tenendo conto dell’urgenza ma soprattutto della gravità delle accuse lanciate dalle ginnaste. Per questo motivo, oggi, le quattro campionesse si sarebbero esposte di fronte al Senato, denunciando una situazione mal gestita fin dall’inizio.