Roma – La canonizzazione in celebrazione oggi ha riunito in Piazza San Pietro almeno un milione di fedeli, dei quali 1.672 sono stati soccorsi dall’intervento del 118 per malori di vario genere. Questi, i dati raccolti dalle 20.00 di ieri, aggiornati alle 14.00 di oggi, ma il quadro potrebbe aggravarsi ulteriormente: la maggiore preoccupazione resta la calca, che sta causando non pochi problemi di tipo psicologico e sanitario. Oltre ai casi clinici di cui tratteremo a breve, è stato registrato un improvviso picco di chiamate al 113 per denunce di sparizione di minori.
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La del migliaio di pazienti curati nelle 16 tende allestite in loco, sono già 130 i casi che hanno necessitato un intervento ospedaliero. Tuttavia, la situazione è sotto controllo ed i pronto soccorso degli ospedali della zona confermano la piena gestione dei casi in arrivo: è quanto conferma la centrale operativa Ares118. Per fortuna, si rassicura, ancora nessun caso grave, nonostante ci siano stati alcuni codici rossi, comunque gestibili. Tra i pazienti, moltissimi polacchi, riunitisi in onore di Papa Giovanni Paolo II, che proprio alla Polonia, suo Paese natìo, diede lustro e che risanò attraverso il proprio onorevole operato.
Molti di questi fedeli hanno attraversato l’Europa per presenziare la canonizzazione di Karol Józef Wojtyła, hanno trascorso la scorsa notte in piazza ed hanno, così, risentito dell’umidità e della stanchezza. Infatti, in pochi sanno che questi pellegrini scelgono spesso di raggiungere l’Italia in pullman, dovendo sopportare almeno 36 ore di viaggio quasi ininterrotte, se non con un numero esiguo di soste. Tuttavia, anche italiani, lituani ed africani sono stati soccorsi in ospedale per dei malori dovuti proprio alla ressa che letteralmente non concede respiro.
Tornando alle denunce di sparizione di moltissimi bambini in Piazza San Pietro, il fatto è sconcertante: non è chiaro se si tratti di minori che semplicemente si perdono tra la folla o se si possa parlare di ben più gravi crimini verso questi bambini. Ad ogni modo, le segnalazioni restano irrisolte, mentre l’emergenza sanitaria mantiene in allerta il personale del 118 e si teme in un peggioramento delle condizioni in cui verseranno in serata i fedeli raccolti per le canonizzazioni.
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