Medicine alternative – Da sempre l’uomo ha cercato il rimedio contro le malattia e l’invecchiamento, di trovare il rimedio per sconfiggere queste dolorose e ricorrenti condizioni dell’esistenza. In ogni fase della storia guaritori e sciamani hanno sperimentato rimedi basati su tradizioni e superstizioni nella speranza che qualcosa, magicamente, potesse accadere e così guarire il corpo e alleviare le sofferenze. I rimedi erano spesso peggiori dei mali. Questo perché totalmente sconosciuti erano i meccanismi fisiologici e le cause delle malattie. E’ stato solo con l’avvento della medicina moderna, basata sullo studio approfondito del corpo umano e del suo funzionamento, sull’analisi e la rigorosa sperimentazione scientifica, che si è assistito a un salto di qualità strepitoso nei sistemi di cura con la sconfitta delle gravi epidemie e patologie che hanno decimato gli esseri umani. Grazie alla individuazione di batteri e virus responsabili delle malattie, unito al miglioramento delle condizioni igieniche e sanitarie di massa e alle vaccinazioni, la sofferenza è diminuita e la vita media si è allungata in maniera impensabile. La storia della medicina è stata, però costellata da fallimenti, gravi sofferenze, ottusità e mala fede, di dolorose mancanze e ingiustizie. Niente ci è stato regalato.
Tanti risultati ancora devono essere ottenuti, primo fra tutti la sconfitta della malattia del secolo: il cancro. Di passi avanti ne sono stati fatti, ma purtroppo sono ancora troppe le vite che questo flagello si porta via ogni giorno. Ora, di tanto in tanto appaiono improvvisati guaritori i quali affermano di aver individuato il rimedio definitivo per curare e sconfiggere definitivamente questa terribile piaga. Si tratta nella maggior parte dei casi, di veri ciarlatani che speculano sulla sofferenza dei malati e dei loro familiari. Li illudono spingendoli a provare tutte le strade che potrebbero farli guarire e a ragionare sulla base: “tanto che male vuoi che faccia?”. Ma invece il male lo fanno eccome.
Ci sono le cure che pretendono di sfruttare porzioni di organi animali, dichiarandone le proprietà anticancro, ma che si rivelano inutili e soprattutto tossiche se prese a dosi elevate. La cosa veramente grave è che questo tipo d’intervento ha un effetto molto negativo sulla sopravvivenza degli stessi animali che rischiano l’estinzione per la caccia che subiscono in nome di quelle che possono ritenersi, più che cure, leggende. Famosa è quella a base di cartilagine di squalo. Questa pratica nasce dalla erronea convinzione che questi pesci contengano qualche particolare sostanze che li renderebbe immuni dal cancro non essendone mai colpiti e pensando di trovarla nella loro cartilagine. Sottoposta a controllo scientifico la teoria fu definita inutile e anche sbagliata soprattutto in ragione del fatto che anche questi predatori, sono affetti da neoplasie tumorali, com’è stato dimostrato dai pescatori che hanno trovato, e continuano a trovare, numerosi esemplari ammalati. Il risultato, è la continua strage di questi utilissimi abitanti dei mari, fondamentali nel mantenere in equilibrio l’habitat marino e il suo ecosistema, e alla diffusione di false, costose e inutili speranze. Anche il veleno di scorpione sta suscitando successo tra le cure alternative. Si tratta di una grandissima bufala essendone stata dimostrata la sua totale e costosa inutilità. La ditta che lo produce e lo commercializza, per aggirare l’ostacolo delle autorizzazioni sanitarie, lo vende come prodotto omeopatico, lucrando sulla speranza e il dolore dei malati. Ci sono, poi, le pericolosissime erbe che “bruciano” il tumore, sotto forma di pasta corrosiva, famosa è la Black Salve. Si tratta di un composto ustionante che si dice possa “bruciare la malattia” applicandola sopra la zona colpita. Numerosi sono i casi segnalati, di gravi ustioni e deturpamenti del volto e degli arti, causati da questa pratica che fa solo male e non guarisce niente.
All’inizio degli anni cinquanta Ernst Krebs, un ciarlatano bocciato da tutte le scuole di medicina, s’inventò il Laetrile, ribattezzata vitamina B17, basata sul principio “curativo” dell’acido cianidrico (cianuro) contenuto nei semi dell’albicocca, delle mandorle e della pesca. Nonostante ne fu accertata la sua inefficacia e tossicità, questa “cura”, negli ambienti alternativi, viene utilizzata ancora oggi con gravi danni e intossicazioni. Messa al bando dalla medicina ufficiale perché inutile e dannosa, nelle cliniche messicane lo spettro d’azione di questa pratica si sta addirittura allargando ad altre patologie…(sob!). Anche le cure basate su cocktails vitaminici dimostrano la loro inefficacia. Le vitamine sono formidabili agenti antiossidanti (di cui non bisogna assolutamente abusare) e risultano utili come forma preventiva per le formazioni neoplastiche, ma non sono in grado di risanare le cellule danneggiate o fermare la proliferazione tumorale. Una sana alimentazione a base di frutta e verdura, rappresenta un valido sistema preventivo, ma non cura la malattia in essere.
Tullio Simoncini è un ex medico italiano, radiato dall’Ordine e condannato in via definitiva per frode e omicidio colposo. È stato inoltre condannato dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette con una sanzione di 50 000 euro e con il divieto di pubblicizzare ulteriormente tramite qualsiasi mezzo, la sua attività. Questo pseudo scienziato è convinto che il tumore sia, in realtà, una specie di fungo (Candida albicans) e che possa essere curato con il bicarbonato. Può sembrare incredibile, ma grazie alla gran cassa mediatica e alla diffusione di storie di false guarigioni, è stato possibile illudere migliaia di malati in tutto il mondo che questo fosse il rimedio del secolo. Nonostante ripetuti esperimenti scientifici abbiano dimostrato che il bicarbonato non possa curare alcun tumore e che si tratta di una grande sciocchezza, moltissimi ci sono cascati e ancora ci cascano.
Bisognerebbe,poi parlare del caso Di Bella o del siero di Bonifacio quali altri famosi metodi alternativi alla cure del cancro, fino ad arrivare al recentissimo caso stamina di Davide Vannoni, ex proprietario di un call center balzato alle cronache per il fatto di essere stato curato da una paralisi facciale con cellule staminali. Nonostante non vi siano ricerche o statistiche, o un solo documento ufficiale che dimostrino miglioramenti derivanti dalla terapia a base di cellule staminali, questa pseudo cura è stata addirittura somministrata presso un’importante struttura pubblica quale l’ospedale Civile Di Brescia e sta occupando le cronache televisive da parecchi mesi e coinvolgendo numerosi amministratori sanitari fino ai vertici della regione Lombardia e del Ministero della salute. Una situazione paradossale, anti scientifica e non ragionevole.
Se ci fosse bisogna d’ulteriore riprova di quanto sia purtroppo facile farsi illudere da queste “medicine alternative”” che risultano pericolose perché sviano i malati dalle cure vere e gli alleggeriscono le tasche infondendo false speranze, è sufficiente scorrere le cronache e aspettare il prossimo guaritore di turno pronto a lucrare sulla disperazione dei poveri malati e delle loro famiglie.
Salvatore Di Leo