Gli Stati Uniti hanno iniziato l’offensiva per distruggere l’Isis anche in Siria: aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk hanno colpito la parte nord del territorio siriano questa notte. L’offensiva ancora non è finita: “Le forze militari Usa e delle Nazioni partner stanno conducendo azioni militari contro terroristi dell’Isil in Siria e, poichè le operazioni sono ancora in corso, non siamo al momento in posizione di fornire altri dettagli”.
Altre fonti provenienti dalla difesa Usa stila i nomi delle “nazioni alleate” che stanno partecipando attivamente: Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, la Giordania e il Baherein. “La decisione di condurre i raid aerei è stata presa oggi dal comandante del Comando centrale Usa sulla base dell’autorizzazione ricevuta dal Comandante in capo (Barack Obama, ndr)”, ha affermato l’ammiraglio Kirby. Il Washington Post, inoltre, riferisce come gli Stati Uniti abbiano individuato almeno 20 obiettivi da distruggere nella prima parte dei bombardamenti. A partire dall’8 agosto, data dell’inizio della campagna avviata in Siria, i caccia americani hanno bombardato e distrutto oltre 190 obiettivi.
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Finora la campagna effettuata dagli Stati Uniti può essere intesa a carattere difensivo, atta a difendere i diplomatici, le forze militari americane dislocate nel territorio del Nord dell’Iraq e sostenere le forze irachene nella battaglia contro l’Isis. Gli obiettivi presi di mira sono stati individuati nel punto nevralgico dello Stati Islamico, in particolare a Raqqa (cittadina eletta a capitale dal califfo Abu Bakr al Baghdadi, ndr).
La Siria è stata informata dell’inizio degli attacchi americani contro l’Isis direttamente dagli Usa, ha affermato il ministero degli Esteri di Damasco: “Gli americani hanno informato il rappresentante della Siria alle Nazioni unite che sarebbero stati effettuati bombardamenti contro l’organizzazione terroristica Stato islamico a Raqqa”.
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BASI ISIS SOTTO ATTACCO – I raid vogliono “colpire la capacità di comando dell’Isis e quelle di controllo, di rifornimento e di addestramento”, affermano fonti del Pentagono alla Cnn. Altre fonti, invece, confermano la volontà degli Usa di colpire almeno 20 obiettivi, tra cui centri di addestramento, quartier generali ed accampamenti di truppe.
COLPITE POSTAZIONI ISIS – Gli Stati Uniti hanno iniziato la prima raffica di bombardamenti all’alba contro alcune postazioni poste nella zona settentrionale di Raqqa, secondo quanto affermano le fonti dei miliziani.
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ATTACCHI DURATURI – Le fonti del Pentagono, secondo i media americani, affermano che i bombardamenti andranno avanti per ore ed il presidente americano Barack Obama verrà aggiornato costantemente sulla situazione.