Dallas – E’ stato identificato il primo staunitense contagiato dal virus Ebola: lo ha comunicato la massima autorità sanitaria degli Usa (Cdc), da Atlanta. Dall’identità ancora ignota ai media, il paziente è un adulto che era stato ricoverato ad Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas dopo un viaggio nell’Africa Occidentale. Il sospetto è che proprio dal contatto con le zone del continente nero sedi di focolai del virus l’uomo sia stato contagiato, anche se ora la maggiore preoccupazione delle alte sfere è contenere il fenomeno.
LEGGI ANCHE: Ebola, allarme Onu: “Muoiono 200 persone al giorno”. Obama: “Catastrofe”
Infatti, proprio per prevenire la formazione di un focolaio negli Stati Uniti, Obama ha dato il via ai “rigidi protocolli di isolamento in base ai quali viene curato il paziente e degli sforzi per rintracciare i contatti del paziente per mitigare i rischi di ulteriori casi”, secondo quando comunicato dalla Casa Bianca. Attualmente l’uomo contagiato dall’Ebola è tenuto in isolamento, e si cerca ancora di capire quali Paesi abbia viaggiato prima di manifestare tutti i sintomi del virus.
LEGGI ANCHE: Sierra Leone, è allarme Ebola: nuovi decessi dovuti al virus
Almeno una dozzina di casi simili ha scosso le maggiori città degli Usa, come Miami e New York, in quanto si pensava fossero dovuti proprio all’Ebola, ma ogni paziente è infine risultato negativo al virus. Proprio gli Stati Uniti si sono maggiormente mobilitati per combattere l’epidemia nel mondo, inviando soldati e supporto ospedaliero nelle zone sedi dei maggiori focolai del virus. Lo scopo perseguito è proprio quello di contenere i focolai ed estinguerli prima che la minaccia peggiori.