Non è solo Ebola a fare paura. Dall’ estrema punta del nostro Bel Paese è partito un nuovo ed inquietante allarme legato ad un’ altra patologia fortemente contagiosa, certamente non letale ma comunque degna di preoccupazione, “trasportata” dagli Appennini alle Alpi dalla sempre crescente ondata di immigrati provenienti dal Continente africano. L’ ultimo barcone di profughi che nelle giornate scorse ha attraccato sulle coste calabresi ha riservato una spiacevole sorpresa a Forze dell’ Ordine e volontari giunti al molo per soccorrere i poveri uomini, donne e bambini stipati come sardine su queste grandi ed instabili imbarcazioni, traghettate da personaggi senza scrupoli. La sgradita compagna di viaggio di circa 24 immigrati giunti in Italia negli impropriamente soprannominati “viaggi della speranza” si chiama Scabbia. Ed è subito emergenza.
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GOVERNO ALLO SBANDO. I 24 cittadini extracomunitari affetti da Scabbia sono stati immediatamente dirottati in Lombardia e Veneto per portare a termine la propria guarigione, dopo essere stati sottoposti ai primi trattamenti in Calabria. Non è dato sapere se il gruppo affetto da questa patologia, innescata da un piccolo parassita che causa sulla pelle una forte reazione allergica e che vanta tempi d’ incubazione e guarigione molto lunghi (si parla di 4-6 settimane di incubazione prima di assistere alla comparsa dei primi sintomi evidenti della Scabbia), abbia già contagiato altre persone, magari proprio tra le persone che hanno prestato a questi pazienti i primi soccorsi. Del resto, la Scabbia può essere facilmente trasmessa attraverso un contatto pelle-pelle: più prolungata è stata l’ esposizione a stretto contatto con soggetti “infetti”, più sono alte le possibilità di aver contratto a propria volta la Scabbia.
La situazione degli immigrati in Calabria e non solo è sempre più ingestibile, e non solo per l’ enorme e reale rischio di contrarre patologie infettive e talvolta letali come Scabbia o Ebola. “Siamo davanti ad un Governo Nazionale che è totalmente allo sbando nel gestire la problematica immigrazione – lamenta il Segretario Regionale del Coisp (Sindacato di Polizia) Giuseppe Brugnano – Dopo il fallimento di Mare Nostrum, della quale avevamo annunciato in tempi non sospetti l’ inconsistenza, abbiamo potuto assistere solo ai proclami del Ministro e alle annunciate del Premier, mentre tanti rappresentanti delle Forze dell’ Ordine sono stati lasciati in balia delle onde, impegnati concretamente sul campo, insieme a tanti volontari e professionisti, con il rischio tangibile di essere esposti a malattie infettive”. La Scabbia è solo l’ ultimo dei pericoli ai quali, tutti i giorni, i “servi dello Stato” sono esposti per aiutare chi si trova in maggiore difficoltà. Tuttavia, come evidenzia Brugnano, la situazione è oramai drammatica. “Gli arrivi degli ultimi giorni sono solo un esempio e una piccola percentuale di quello che realmente sta accadendo lungo le nostre coste. Così non possiamo andare avanti – conclude il Segretario Coisp – I rischi sono troppo elevati”.
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